La cartomanzia è un metodo di divinazione effettuato tramite la consultazione di un mazzo di carte. Queste carte possono essere normali carte di seme italiano o francese, tarocchi o speciali come le Sibille.
Il principio base della cartomanzia, esercitata con ogni mazzo si basa su un semplice principio: “Come sopra così sotto“. Per “sopra” si intende il grande universo metafisico, mentre per “sotto” la realtà fisica del mondo intorno a noi.
Nella stesura si interpretano simboli o immagini contenute nelle carte. Soprattutto è importante la posizione da esse assunta durante il consulto. Tutto questo fornisce la chiave di lettura delle conseguenze derivanti dalle scelte del consultante, e indicazioni sul da farsi o su ciò che comunque accadrà.
Attraverso la lettura delle carte si può sia svelare il futuro e scoprire particolari aspetti di se stesso.
Nel Medioevo le carte da gioco sono state occasionalmente usate a scopo divinatorio. Tuttavia, avveniva in modo differente dalla cartomanzia moderna. Infatti, non si assegnavano alle carte significati precisi, ma si limitavano ad utilizzarle come strumento di scelta casuale.
Un primo esempio italiano è il Giardino dei pensieri di Francesco Marcolini da Forlì (1540), che usa un mazzo da 36 carte. Il lettore sceglie una domanda dal primo capitolo del libro e pesca una sequenza di coppie di carte, il cui valore lo reindirizza alla risposta.
In Europa altri presero spunto da Marcolini, ma la cartomanzia, come la conosciamo oggi, ha origini piuttosto recenti. Le prime testimonianze certe risalgono al 1770, data di pubblicazione a Parigi di Etteilla, ou la seule manière de tirer les cartes. Qui l’autore, Etteilla, alias di Jean-Baptiste Alliette, spiegava l’uso delle normali carte da gioco francesi per predire l’avvenire.
Dopo Etteilla la più famosa cartomante fu Marie Adélaide Lenormand (1768-1843), meglio nota come “Mademoiselle Lenormand“. Pare si rivolgesse a lei anche la prima moglie di Napoleone Bonaparte.
LA CARTOMANZIA MODERNA
Fu solo nell’Ottocento che la cartomanzia attirò le attenzioni di occultisti ed esoteristi. Si iniziò diffusamente a ritenere che le carte avessero antichissime origini egizie e racchiudessero il sapere primigenio, l’unico vero.
I mazzi di carte usati a scopo divinatorio risultano essere diversi ed eterogenei, sia per origine che per quantità di “semi” e di figure. Si va dalle comuni carte da gioco e dai vari mazzi di Sibille italiane (La vera sibilla), parigine (Lenormand) e zigane (diffuse nel mondo di lingua tedesca), fino a un’infinita di mazzi di creazione più recente e studiati appositamente per l’uso divinatorio (tra i più noti e utilizzati troviamo l’Oracle Belline).
Tuttavia il mazzo più utilizzato allo scopo divinatorio è costituito dai Tarocchi di Marsiglia. Questo mazzo contiene 78 carte che ogni cartomante personalizza con il suo personale sguardo. Si ricordano poi le carte di Topazio o le carte della zingara.
Fonte: ebalu
Cos’è veramente una Lettura dei Tarocchi ?
In fondo anche nell’antichità gli imperatori non interpellavano l’oracolo prima di intraprendere un’impresa ?
Non possiamo negare che per molti di noi oltre al Mondo razionale ci sia un Universo mitico-simbolico, ed è a questo che i Tarocchi attingono.
Cosa si cerca veramente in una Lettura dei Tarocchi ?
- una risposta ai propri dubbi
- una spinta ad andare in una direzione piuttosto che in un’altra
- una conferma a qualcosa che in fondo già si sa, ma che non si ha il coraggio di ammettere.
C’è un solo reale pericolo: quello di farsi influenzare troppo e diventare dipendenti. Oppure di finire nelle mani di persone senza scrupoli che giocano sulle debolezze e sulle paure altrui per trarne profitto.
Un vero cartomante deve essere dotato di estrema sensibilità per riuscire a percepire le sensazioni e le emozioni più nascoste dentro ognuno di noi. È un’arte che deve essere svolta con estrema passione, è quindi consigliabile evitare personaggi che si pongono in maniera diversa.
Quando si richiede una lettura dei tarocchi essendo un servizio professionale è normale dover pagare una somma di denaro al cartomante di riferimento ma bisogna tenere ben presente che un vero cartomante è una persona estremamente corretta che ha come scopo principale quello di aiutare le persone In periodi di crisi, sia essa economica, amorosa o di salute, e quindi bisogna diffidare di quei personaggi che chiedono in cambio a cure contro i malocchi o maledizioni grosse somme di denaro.
Fortunatamente esistono ancora cartomanti che mettono a disposizione di tutti, senza secondi fini, la loro conoscenza degli arcani per letture dei tarocchi serie, veritiere e che abbiano effettivi riscontri nella vita quotidiana del consultante.
Per chi funzionano e per chi no ?
I Tarocchi funzionano per chi:
- vuole affrontare al meglio la situazione che gli sta a cuore
- si approccia con rispetto e umiltà e accoglie il messaggio delle Carte come un dono
- fa tesoro di quello che la Lettura dei Tarocchi gli ha rivelato
- seguirà i suggerimenti così da trarre il meglio dall’esperienza che vive
I Tarocchi NON funzionano per chi:
- non crede nei Tarocchi
- ha poca fiducia in questo strumento
- chiede una Lettura di prova per vedere “se Funzionano”
- è alla ricerca di risposte a domande vaghe e confuse
- è in uno stato di ansia e confusione
- cerca un capro espiatorio
- non è disposto a seguire i consigli dei Tarocchi e ad agire in prima persona per co-creare il proprio destino
- cerca una predizione anziché una guida
Fonte: leggidellamagia
La psicologa Patrizia Santovecchi spiega come difendersi
La dottoressa Patrizia Santovecchi è psicologa, socio fondatore e presidente Onap (Osservatorio nazionale abusi psicologici).
Dottoressa Santovecchi, come ci si difende dagli impostori travestiti da medium, cartomante o altro?
«La prima e più efficace difesa è quella di non rivolgersi mai a queste persone. E’ un giro che muove miliardi di euro e che ti fa entrare in vortici infernali con danni non solo economici.
Le sentenze di condanna non sono mancante nella nostra giurisprudenza, basta documentarsi per rendersi conto che è meglio starsene alla larga».
A Lucca persiste la pratica del «segnare» le verruche…
«Qui siamo su un altro piano che giudicherei in qualche modo accettabile. Segnare» le verruche fa parte di una tradizione popolare circoscritta a quel singolo evento e che quindi non va a influire nella vita delle persone, neanche economicamente. Spesso infatti chi la pratica non chiede nemmeno soldi, spesso solo un’offerta libera».
Invece?
«Invece c’è chi si professa sensitiva per spillare soldi, anche millantando tecniche innovative».
Ad esempio?
«Quella della lettura dell’ombra. Evidentemente valutare l’aura è diventato superato, bisognava inventarsi qualcosa. Ed ecco che spunta l’ombra che ti “dice” chi sei, da dove vieni, le influenze positive e negative che incombono sul tuo presente e futuro. E’ il sensitivo 4.0».
La negoziante arrestata a Lucca «consultava» i morti…
«Cliché classico. La medium che predice il tuo futuro con l’aiuto dello spirito guida. Niente di nuovo sotto il sole direi. Qui c’è anche un difetto di fantasia. Un segnale importante è quando queste persone tendono a volerti isolare da amici e parenti: diffidare sempre».
Chi sono le vittime designate?
«Non ci sono. O meglio possiamo esserlo tutti. Non è completamente vero il fatto che alcune persone siano tendenzialmente più succubi a queste pratiche, perché più fragili caratterialmente.
Tutti nella vita attraversiamo un momento di particolare vulnerabilità, e la ‘trappola’ può scattare senza che quasi ce ne accorgiamo».
La migliore autodifesa?
«E’ quella di un’informazione strutturata, non intermittente e a spot. Il singolo caso che emerge deve servire da spunto per lanciare una campagna seria e documentata».
Fonte: lanazione