In Europa le pratiche tradizionali sono rimaste solo tra i Sami (Lapponia), ma lo sciamanesimo sta rivivendo una sua diffusione anche nella cultura occidentale, attraverso pratiche, che senza fare riferimento ad una specifica tradizione, possono essere antropologicamente considerate sciamaniche.
Come viene considerato uno sciamano ?
Lo sciamano viene generalmente considerato come un guaritore e un mediatore tra il mondo conosciuto o realtà ordinaria e il mondo spirituale. Viene considerato esperto nel comunicare con gli spiriti aiutanti (Animali di Potere e Maestri Spirituali) attraverso il cambiamento del suo stato di coscienza quotidiano, entrando quindi in uno stato di coscienza alterato per ‘viaggiare’ nella realtà dei mondi spirituali, e riportare potere, saggezza e guarigione per il suo cliente.
Le pratiche sciamaniche di guarigione e di conoscenza sono caratterizzate da tratti comuni presenti in tutte le parti del mondo, è quindi un sistema flessibile, che si è adattato nel corso del tempo, infatti le prime pratiche sciamaniche documentate dai pittogrammi nelle caverne risalgono ad almeno 30.000 anni fa.
Lo sciamanesimo ha lo scopo di riportare armonia ed equilibrio tra il mondo visibile, quello della realtà comunemente percepita, ed i mondi spirituali invisibili. Ogni problema sperimentato nella vita della comunità o dell’individuo è causato da una disarmonia nel mondo invisibile.
Lo sciamano con le sue pratiche di ‘pulizia’ delle intrusioni, di recupero di determinati poteri o addirittura di parti di anima è in grado di riportare equilibrio e pace nelle persone. Solo attraverso il raggiungimento dell’equilibrio con il mondo naturale e soprannaturale è possibile vivere in armonia e prosperare.
Da dove deriva il termine sciamano ?
Il termine sciamano deriva da un’antica lingua delle popolazioni siberiane e identifica in molte culture non occidentali quelle persone che venivano precedentemente definite come “stregoni”, “uomini di medicina”, “maghi”, “incantatori” e “veggenti”.
Come viene scelto uno sciamano ?
Lo sciamano in qualche modo viene “scelto”, sia che questo gli
accada per ereditarietà, che per vocazione o chiamata.
L’Ereditarietà si tramanda di generazione in generazione,
per via orale e attraverso insegnamenti iniziatici, per lo
più segreti. In ogni caso l’iniziazione richiede dure prove
di coraggio, forza e determinazione da parte dell’iniziando.
La Chiamata è una vocazione quasi spontanea. Può
avvenire in individui più portati verso l’introversione e il
silenzio, che sentono un bisogno estremo di solitudine, di contatto
e comunicazione con le forze e gli elementi della natura.
Come avviene? Ci si sente ispirati, si hanno strane percezioni e
intuizioni, si hanno visioni o stati spontanei di trance e molto
spesso si inizia a ricevere informazioni e guida. A volte tutto
questo può manifestarsi in modo accidentale, come in un
incidente improvviso, una lunga malattia, un coma: una specie di
viaggi nell’al di là, per tornare e poter dire ai vivi
ciò che ci è stato insegnato o abbiamo visto
nell’altro mondo.
In ogni caso, ciò che è comune nella formazione dello
sciamano è che egli cambia completamente i propri schemi e
modi di vivere, impostandoli su nuovi insegnamenti e rivelazioni
basati sulle leggi spirituali e divine, pur mantenendo uno stile di
vita ordinario e perfettamente in armonia con i sistemi sociali
collettivi.
In pratica, spogliato, quando non serve, del suo ruolo
o compito di sciamano, egli è un individuo normale, e pur
essendo “diverso”, è una persona molto ordinaria e
semplice.
I diversi tipi di sciamanesimo
Core Shamanism-Sciamanesimo Essenziale
Pioniere della riscoperta dello sciamanesimo nel mondo contemporaneo è l’antropologo americano Michael Harner, che da oltre trent’anni vi dedica la vita. Nel suo libro La Via Dello Sciamano (edizioni Mediterranee, 1995), Harner racconta come egli stesso sia iniziato in queste pratiche, studiando e vivendo in stretto contatto con gli sciamani tribali di varie parti del mondo.
Nel Core Shamanism egli ha condensato e ridotto al nucleo essenziale (core shamanism) i metodi delle diverse tradizioni sciamaniche, rendendoli accessibili anche agli occidentali.
Michael Harner ha scoperto che la caratteristica comune a tutti gli sciamani è il viaggio spirituale nella realtà oltre al mondo quotidiano, il viaggio dell’anima nella realtà non-ordinaria.
In quella realtà, per noi normalmente invisibile, gli sciamani entrano in contatto con entità spirituali che chiamano alleati e che incontrano per lo più sotto forma di animali (Animali Guida) e di Maestri spirituali (antenati, figure mitologiche, saggi). Gli alleati conferiscono allo sciamano il potere e la conoscenza per aiutare e guarire se stesso, gli altri e il mondo.
Ogni persona può compiere il viaggio nella realtà non-ordinaria. Questa è la seconda grande scoperta di Michael Harner. Non abbiamo bisogno di intermediari per avvalerci della saggezza e dei poteri di guarigione dell’universo. La spiritualità è una capacità innata dell’essere umano. Per questo non sono necessari complessi rituali.
Sciamanesimo Celtico
Lo sciamanismo celtico è essenzialmente un modo di vedere la realtà, e allo stesso tempo per agire all’interno di questa visione della realtà. Lo sciamano percepisce l’universo in modo diverso dagli altri esseri umani e fa esperienze dirette che trascendono quelle delle persone normali.
La cosmologia Celtica era molto semplice, esisteva questo mondo, il mondo materiale e l’Altro Mondo, quello invisibile e i due mondi erano intimamente connessi, non erano nè separati, nè allocati in spazi o dimensioni diverse.
Il passaggio da questo mondo all’Altro Mondo poteva avvenire con una semplice trasposizione di coscienza. Infatti molti canti celtici fanno riferimento ad una continua trasformazione delle proprie sembianze, per indicare che lo sciamano è in grado di ‘viaggiare’ nelle coscienze e nelle forme di altri esseri.
Questi altri esseri possono essere animali, uccelli, piante, alberi, rocce o anche semplici oggetti o parti del corpo. Per questo ad esempio il culto della testa era molto presente nelle loro pratiche.
Per i Celti i templi non erano luoghi costruiti dagli uomini , come ad esempio facevano i Romani, bensì erano foreste, radure, alberi, fiumi o fonti. Per connettersi con i loro antenati bastava andare in un determinato bosco, o parlare con un albero o attingere ad una fonte.
La sacralità di un luogo era conosciuta come tale, non era necessario costruire santuari o chiese, erano gli elementi naturali che determinavano il sacro.
Oltre al culto della Natura i Celti avevano il culto degli Antenati. Questi erano spiriti antropocentrici, ovvero non spiriti trascesi verso altri Mondi, ma spiriti che rimanevano fortemente collegati con la loro comunità e quindi in grado di colpire con i loro poteri le comunità vicine o nemiche senza compassione. Per questo le pratiche spirituali Celtiche erano molto temute dagli altri popoli e anche tra le stesse loro tribu o fazioni.
Nello sciamanismo celtico sono presenti elementi comuni ad altre culture che hanno una solida tradizione sciamanica e sono i seguenti:
1) gli sciamani sono in grado di accedere a un particolare stato di coscienza, nel quale
2) sperimentano un viaggio nei regni non-ordinari dell’esistenza, dove
3) raccolgono conoscenza e potere che usano poi per se stessi o a favore di altri membri del loro gruppo sociale.
Nei Celti gli sciamani si chiamano druidi. Il loro sapere sul mondo non ordinario e gli esseri della natura ha influenzato le tradizioni spirituali in Europa fino ad oggi; lo incontriamo presso i monaci del medioevo, nei ricercatori del Graal e negli attuali poeti.
Infatti tra i Celti era ben conosciuto il potere della parola. Attraverso le parole era possibile fare incantesimi, guarigioni, ma era anche possibile colpire un avversario.
Nei mondi antichi la visione dell’universo era molto più focalizzata con ciò che c’era disponibile, con le cose già create su questa terra, per formare il Cerchio della Vita – la forma celtica della treccia attorcigliata su sé stessa.
Tutte le cose create partecipano allo stesso Cerchio di Vita, allo stesso potere, e quindi si possono “scambiare” potere, vita e coscienza. E nelle tradizioni celtiche c’era il fascino dello “scambio di Teste”, per indicare la capacità di entrare, scambiandosi, in altri partecipanti al Cerchio della Vita.
Vediamo quindi che per avere una profonda esperienza sciamanica dal punto di vista celtico, è necessario “uscire dalla propria testa”.
Sciamanesimo Siberiano e Mongolo
L’Asia del Nord e in particolar modo in Siberia, viene considerato il luogo per eccellenza dello sciamanesimo. Ci sono diverse etnie che lo praticano anche attualmente, è infatti la pratica spirituale più diffusa in quelle aree. La parola sciamano derive dal termine saman utilizzato in varie etnie siberiane, la più vasta è quella Evenk.
Lo sciamanesimo mongolo è molto simile a quello siberiano.
Nello sciamanesimo mongolo e siberiano ci sono tre concetti fondamentali.
Il primo è che il mondo è vivo. le piante, gli animali, le rocce e l’acqua hanno tutti degli spiriti.
Questi spiriti devono essere rispettati e considerati,altrimenti la terra potrebbe diventare ostile o sterile. Perciò la protezione ed ecquilibtio del proprio ambiente diventa una cosa molto importante.
Il secondo concetto è la responsabilità personale. Gli sciamani mongoli credono nel concetto chaimato buyan, molto vicino al concetto di Karma. Essere responsabili delle proprie azioni è segno caratteristco degli essere umani.
Il terzo concetto è l’equilibrio. L’equilibrio è importante per mantere armonia dentro a sè stessi, la comunità e l’ambiente. Quando le cose non sonol più in ecquilibrio ci sono effetti dolorosi. In questo caso è necessario l’itnervento di uno sciamano.
In queste tradizioni esistono tre tipi di sciamani: gli sciamani bianchi, quelli neri e gialli.
Sciamanesimo nelle Americhe
Lo Sciamanesimo nelle Americhe è molto articolato, qui di seguito sono riportate alcune indicazioni locali.
SCIAMANESIMO TRA I NATIVI AMERICANI: Medicine Men/Women
Le culture dei Nativi Americani e le First Nations hanno diversi sistemi religiosi. Non è mai esistita una religione o sistema spirituale unico. Molte culture Native Americane hanno guaritori, cerimonieri, cantanti, mistici, racconta storie e ‘Persone Medicina’, ma nessuna di loro usa il termine ‘sciamano’ per descrivere queste guide spirituali.
Piuttosto, come in altre culture indigene nel mondo, queste figure vengono indcate con nomi in lingua originaria che non vengono insegnati agli estranei. L’Uomo Medicina è il mediatore con il mondo spirituale facendo da tramite con la comunità. Questi Umini Medicina usano cristalli, rocce o altri elementi naturali per effettuare diagnosi, alcuni possono utlizzare la trance. L’uso del tamburo è diffuso in quasi tutte le tribu.
SCIAMANESIMO MAYA
I popoli Maya del Guatemale, Belize e Messico del Sud fanno delle pratiche molto sofisticate dello sciamanesimo, utlizzando l’alstrologia e gli elementi quali il fuoco. Attraverso la relazione con il fuoco, quasi sempre presente nelle cerimonie Maya, è possibile fare divinazioni e guarigioni.
SCIAMANESIMO AMAZZONE: Curaderos/Ayahuasqueros
Nel bacino amazzone e nelle regioni del nord, il guaritore sciamano è conosciuto come curandero. Gli Ayahuasquero sono invece sciamani peruviano specializzati nell’ayahuasca, pianta medicina usata per la guarigione fisica e psicologica e per la rivelazione divina.
Sciamanesimo in Australia: Il Dreamtime
Nello sciamanesimo australiano o aborigeno, viene considerato il dadirri come una qualità speciale che permette di entrare in contatto con una sorgente profonda che è in noi. Il collegamento con questa sorgente richiede il raggiungimento uno stato di quiete, di consapevolezza profonda.
E ‘simile a quello che noi occidentali chiamiamo’ contemplazione ‘o’ meditazione ‘, ben noto nelle varie pratiche relative allo sciamanesimo.
Nel pensiero aborigeno, non c’è semplicemente nessun abisso invalicabile tra l’umano e il divino. Questo è il motivo per cui gli aborigeni non avevano necessità di sviluppare una religione organizzata gestita da un sacerdozio burocratizzato e stratificato.
Ciò che hanno, invece, è un autentico egualitarismo spirituale in cui, come individui, possono accedere al Dreamtime attraverso trance, dando loro un accesso diretto e immediato nelle dimensioni spirituali attraverso le tecniche sciamaniche dell’estasi.
Questa capacità dà loro una autorità incrollabile di fare osservazioni filosofiche evoluti. Ad esempio, come i tanatologi religiosi di altre tradizioni spirituali, gli aborigeni descrivono la progressione della coscienza umana dopo la morte come “sopravvivenza nell’iinfinito.”
Essi sanno per esperienza diretta che il punto di contatto con l’infinità della coscienza cosmica individuale continua ad espandersi dopo la morte fino a quando è co-estensivo con essa … fino a quando letteralmente non ‘diventa’ esso.
Il ‘ Dreamtime Aborigeno’
Il ‘Dreamtime Aborigeno’ è quella parte della cultura aborigena che spiega le origini e la conoscenza della terra e della sua gente.
Gli Aborigeni hanno la più lunga continuità storica- culturale di un qualsiasi altro popolo sulla Terra – risalente – secondo alcune stime – 65 mila anni. Il Dreamtime è Religione e Cultura Aborigena.
Il Dreamtime contiene vari aspetti:
- la storia delle cose che sono successe,
- come l’universo è venuto ad essere,
- come gli esseri umani sono stati creati e
- come il Creatore ha inteso le funzioni dell’essere umano nel cosmo.
- Come in tutte le altre culture – si parla degli Dei e Dee che hanno creato la Terra – alcuni dei quali erano amorevoli – mentre altri erano crudeli.
Gli aborigeni australiani parlano di jiva o guruwari, un seme di potere depositato nella terra. Nella visione del mondo aborigeno, ogni attività, eventi, o un importante processo di vita che avviene in un luogo particolare lascia nella terra un residuo vibrazionale, come le piante lasciano l’immagine di se stesse attraverso i semi. La forma della terra – le sue montagne, le rocce, alvei, e pozze d’acqua – e le sue vibrazioni invisibili sono l’eco degli eventi che hanno condotto quel luogo alla creazione.
Tutto nel mondo naturale è una simbolica impronta degli esseri metafisici la cui azione ha creato il nostro mondo. Come nel seme, il potere di ogni luogo sulla terra è accoppiato con la memoria della sua origine.
Gli aborigeni chiamavano questo “Dreaming” di un luogo, e questo Dreaming costituisce la sacralità della terra. Solo in stati straordinari di coscienza si può essere consapevoli o in sintonia con il sogno interiore della Terra.
Gli sciamani aborigeni australiani – “uomini intelligenti” o “uomini di alto grado” – descrivono le “ascensioni celesti” per incontrare ” gli Dei del Cielo”, come Baiame, Biral, Goin e Bundjil.
Molti dei racconti di iniziazione rituale hanno sorprendenti parallelismi con i moderni racconti relative a contatti e rapimenti da parte degli UFO.
L ‘esperienza aborigena sciamanica “della morte e risurrezione” di iniziazione tribale degli “uomini di alto grado” trova dei paralleli interessanti con le moderna storie di rapimenti UFO.
Il “prescelto” (volontariamente o spontaneamente) viene aggredito da “spiriti”, ritualmente “ucciso” e poi sperimenta un viaggio meraviglioso (in genere una salita verso il cielo in uno strano regno) e incontra il “dio del cielo.” Gli viene ripristinata la vita – una nuova vita come sciamano della tribù.
Morte rituale e resurrezione, rapimento da parte di esseri potenti, rimozione rituale o di riassestamento di parti del corpo, smembramento simbolico, l’impianto di oggetti, salite aeree e viaggi in mondi strani, protezione alieno e illuminazione, potenziamento personale e trasformazione – questi e molti altri fenomeni sono elementi ricorrenti nella straordinaria tradizione sciamanica.
Che cos’è il viaggio sciamanico ?
Il viaggio sciamanico serve principalmente per ritrovare se stessi…Millenni fa, le tribù si rivolgevano allo sciamano perché era il trait d’union tra visibile ed invisibile: riusciva ad accedere ad informazioni di reale importanza per la sua gente, come dove andare a cacciare, quando seminare, quali erbe usare per guarire le malattie, ecc… Era un sacerdote, un guaritore, una guida.
Serve a capire chi siamo realmente, per ricevere un aiuto, una guida dai nostri Alleati : Animali di Potere, Maestri; per lavorare su di noi, per ricollegarci in modo consapevole all’universo,per evolvere, per cercare di liberarci dalle nostre paure e dalle nostre ferite, per vedere la vita da un’altra prospettiva e vivere con più serenità portando ciò che ognuno di noi ha di unico al mondo.Ci aiuta ad essere degli esseri umani migliori, in grado di sentire la forza dell’universo nella propria vita.
I viaggi sciamanici sono sicuri ?
Dipende da dove vai e come ci vai. La realtà non-ordinaria, o invisibile, è fatta di molte dimensioni e molti mondi; alcuni sono popolati da Spiriti Alleati, compassionevoli, ed altri da Spiriti che è meglio lasciar in pace.
Nei primi tempi, è meglio fare pratica viaggiando nelle dimensioni più sicure dove si troveranno i propri Alleati, Animali di Potere o Maestri e dove il viaggio sciamanico può essere fatto senza troppe preoccupazioni.

I 3 mondi del Viaggio Sciamanico
Nella cosmologia sciamanica, il mondo è diviso in tre parti uguali: il Mondo Inferiore, il Mondo di Mezzo e il Mondo Superiore. Questi mondi sono spesso simboleggiati dall’immagine di un “Albero del Mondo”, che è comunemente indicato come “Axis Mundi” o “Asse del Mondo”.
Le radici rappresentano il Mondo Inferiore, il tronco il Mondo di Mezzo, e i rami il Mondo Superiore – è la Trinità Sciamanica. Così come ogni parte dell’albero è necessaria ed uguale, ogni mondo è necessario ed uguale; ogni mondo contiene le sue vibrazioni, la sua saggezza e i suoi metodi di guarigione.
Durante un viaggio sciamanico, gli sciamani viaggiano tra questi 3 mondi per accedere alla saggezza e/o i metodi di guarigione di cui hanno bisogno, sia per l’individuo che per la comunità.
Mondo Inferiore
Contrariamente a quanto si può pensare, il Mondo Inferiore non è un mondo di ombre e di malvagi folletti, non è affatto uguale all’idea di “inferno” o degli “inferi”.
In realtà, il Mondo Inferiore è il mondo dell’invisibile interconnessione con la natura; è un luogo dove gli spiriti naturali, come i nostri animali di potere, vibrano e vivono. È dove è possibile comunicare e connettersi a tutti gli aspetti della natura, dalle montagne ai fiumi, alle lucciole.
Qui lo sciamano può anche incontrare animali come leoni e zebre, o creature mitologiche – e anche leggendarie.
Il Mondo Inferiore si dice essere un luogo di grande creatività e di guarigione sciamanica, è molto simile a un sogno, e rappresenta la mente subconscia.
Mondo di Mezzo
Il Mondo di Mezzo è la dimensione spirituale del nostro mondo fisico – è dove risiede la nostra realtà ordinaria cosciente/di veglia.
Tuttavia è anche possibile accedervi in stati non ordinari di coscienza; tali stati permettono il viaggio astrale e la visione a distanza.
Il Mondo di Mezzo non ordinario è generalmente il luogo in cui uno sciamano entra quando lascia il suo corpo fisico; è in questo mondo che può comunicare con gli spiriti che vivono in questa realtà fisica, come gli spiriti della luna, delle piante, degli animali e degli esseri umani viventi.
Tuttavia, questo è anche il mondo in cui spesso risiedono le “anime perdute”, anime che non sono ancora riuscite a trapassare (popolarmente chiamate fantasmi). Infatti, a causa di queste anime perdute, c’è un intero settore di formazione sciamanica chiamato “accompagnamento al morente”, che mira ad aiutare queste anime a completare il loro processo di attraversamento.
Il Mondo di Mezzo è un mondo difficile da visitare; gli spiriti che si incontrano e comunicano con noi in questo mondo non devono essere presi sul serio, perché qui non ci sono norme o standard morali.
In genere, però, gli Sciamani si recano nel mondo di mezzo per comunicare con la natura (dove di solito scoprono nuovi farmaci vegetali) per recuperare oggetti perduti e rubati, o per fare un lavoro di guarigione sciamanica a lunga distanza.
Questo mondo si dice essere il luogo del nostro ego o della nostra mente cosciente.
Mondo Superiore
Il Mondo Superiore, a differenza dei Mondi Terrestri Inferiore e di Mezzo, è astratto, fantasioso ed ultraterreno, spesso indicato come il “cielo”. Si compone di frattali, prismi e tutto ciò che è geometrico e caleidoscopico. Si può sperimentare un mondo verde smeraldo con piramidi costruite sulle nuvole e fili a spirale simili al DNA che si muovono nelle stelle nel cielo – qui si può trovare la propria guida spirituale.
In questo mondo, le guide spirituali appaiono in tutte le forme e dimensioni: giovani, vecchi, in forma divina, animale e una miscela di animale e umanoide. È dove si trovano esseri celesti e planetari, angeli e archetipi… Questo mondo è costituito da tutto ciò che si può – e non si può – immaginare.
Lo scopo principale per cui uno Sciamano visita il mondo superiore è quello di comunicare con le guide o insegnanti spirituali. Questi maestri aiutano gli Sciamani sia nella divinazione e nella guarigione; la loro saggezza arriva dal nostro Essere più vero e profondo, e ci permette di fiorire in armonia con noi stessi e con il resto del mondo.
Gli sciamani vanno nel Mondo Superiore per raggiungere proprio questa saggezza; qui risiede lo Spirito puro, e a differenza di quelli del Mondo di Mezzo, questi spiriti possono – e devono – essere presi sul serio.
Questi insegnanti spirituali del Mondo Superiore sono incaricati di fornire agli Sciamani la loro educazione. Dal punto di vista degli spiriti, si tratta di una comunione importante, perché altrimenti non sarebbero in grado di raggiungere la realtà fisica o ordinaria.
Il Mondo Superiore è il luogo del nostro sé superiore – del nostro super-cosciente che permea tutto lo spazio e il tempo.
Fonti: