ELECTRONIC VOICE PHENOMENA: TUTTO QUELLO CHE BISOGNA SAPERE

Gli EVP (Electronic Voice Phenomena) sono voci elettroniche, registrazioni di voci misteriose di cui non si sa né l’origine né da dove provengano. Nel corso dei secoli la comunicazione con gli spiriti, sempre che di questo si tratti, sono state eseguite attraverso oracoli, sedute spiritiche, medium e sensitivi. Oggi invece, con una varietà di apparecchiature elettroniche a disposizione, esisterebbe un modo più efficace.

Ci sono molte informazioni confusionarie rigurado gli EVP,  un esempio di chiara informazione confusa è la pagina di Wikipedia Italia sugli EVP:

https://it.wikipedia.org/wiki/Fenomeno_delle_voci_elettroniche

 

 

Chi l’ha scritta oltre che essere uno scettico con i paraocchi è pure poco informato o finge di esserlo al fine di confondere chi legge e cerca di informarsi correttamente (cosa che non trovo corretta).

Non si può scrivere: ” Il cosiddetto fenomeno delle “voci elettroniche” (o EVP, Electronic Voice Phenomena), conosciuto anche col nome di psicofonia o metafonia o transcomunicazione strumentale…

Psicofonia  e metafonia possono sovrapporsi ma certamente non con il fenomeno delle voci elettroniche e soprattutto con la “transcomunicazione strumentale”  che invece si lega a pieno titolo al fenomeno di voce elettronica.

 

 

Sinceramente avrei preferito leggere cose del genere: “I fenomeni legati alle voci elettroniche sono tutte bufale e chi ci crede è uno sciocco e pure ignorante”.

Ci sono persone che si sono scontrate più di 30 anni con questo genere di persone o studiosi o giornalisti o semplici millantantatori di saperi che non lasciavano spazio al confronto. Oppure per chiuderti la bocca ti facevano pensare che non avevi registrato nulla e quello che si sentiva erano apofenie o pareidolie. Il che è certamente possibile direi almeno in un 70% di EVP di classe C e D. Ma se parliamo di EVP di classe B e soprattutto di classe A, parlare di apofenia o pareidolia diventa poco sostenibile.

 

 

Una cosa che non credo è che alcuni “pseudo specialisti o pseudo ricercatori” nonché pseudo  inventori di ghostbox catturino sempre EVP di classe super A, siano del tutto onesti e fanno ascoltare agli appassionati, qualche super EVP che EVP non è ed è invece un super falso.

Se poi questi EVP (quelli veri però)  sono generati da spiriti o entità, termine che io preferisco, questo è tutto da scoprire e dimostrare. L’obbiettivo di un ricercatore è dimostrare la natura di un fenomeno inspiegabile, sia esso acustico diretto o transtrumentale o  cinetico o visivo, come fenomeno “paranormale”.

 

Un EVP per essere definito tale deve essere in un range di frequenza  da 5 a 20 hz, sopra i 20 hz non può essere definito EVP ma fenomeno paranormale  di suono o voce diretta, anche se le nostre orecchie non l’hanno sentito, poiché dipende esclusivamente dall’età di chi ascolta e se si possiede un buon udito.

 

 

La qualità delle EVP. viene classificata cosi dai seri ricercatori:

– Classe A: Facilmente comprensibile da chiunque con poca o nessuna controversia. Queste sono di solito le E.V.P. più forti.

– Classe B: Di solito caratterizzata dalla deformazione della voce in alcune sillabe. Hanno volume inferiore e un suono molto distante. Quelle di Classe B sono il tipo più comune.

– Classe C: voce caratterizzata da un’eccessiva deformazione. Queste E.V.P. sono le più basse in termini di volume (spesso sussurrate) e sono le più difficili da capire.

 

 

LE TEORIE SUGLI EVP:

 

– Sono voci di persone morte. Questo è il motivo per cui molti ricercatori vanno nei cimiteri (noi di hesperya no) in cerca di E.V.P.. In questo contesto, il fenomeno è talvolta chiamato transcomunicazione strumentale o ITC.

– Provengono da un’altra dimensione. Si teorizza che ci possono essere molte dimensioni di esistenza, e in qualche modo esseri provenienti da qualche altra dimensione sono in grado di parlare e comunicare con la nostra dimensione attraverso questo metodo. Ma c’è da chiedersi: come fanno a sapere le lingue della nostra dimensione?

– Le voci provengono dal subconscio dei ricercatori stessi. Si suppone che in qualche modo i pensieri dei ricercatori sono proiettati sul nastro.

– Voci appartenenti ad angeli o demoni che ingannano i ricercatori.

– Buchi spazio-temporali in cui per ragioni a noi ancora sconosciute, ci sono delle condizioni in cui il nostro spazio-tempo è in comunicazione con un altro spazio-tempo. Ovvero: loro fantasmi per noi e noi fantasmi per loro.

 

 

 

IL PARERE DEGLI SCETTICI

 

Gli scettici affermano che non c’è nulla, che le E.V.P. sono frode o pareidolia acustica o voci reali impressionati già precedentemente sul nastro, o voci prese dalla radio, cellulari e altre fonti.

Troppe varianti anche nelle affermazioni degli scettici. Se i cellulari sono spenti, se la corrente elettrica è assente, se i nastri sono vergini, se non si usano radio e ci si trova molto distante da centri abitati e in piena notte, queste voci da dove arrivano ?

 

 

 

IL PARERE DI MARCO MOROCUTTI

 

Secondo Marco Morocutti (esponente del CICAP), le voci elettroniche sarebbero trasmissioni ad onde corte. Essendo recepite con strumenti non professionali e non adatti allo scopo, vengono interpretate come delle voci o come dei suoni alieni, ma in realtà potrebbero essere trasmissioni radio o comunicazioni fra navi, che appaiono distorte. Infine, non bisogna dimenticare che molto fa anche la suggestione di colui che ascolta e che potrebbe auto-convincersi di star udendo delle voci

 

 

 

COME CATTURARE GLI EVP CON IL GHOSTBOX

 

Intanto definiamo in due parole la differenza tra  FM e AM/SW:

 

FM (modulazione di frequenza)
La portante varia la sua frequenza in base al valore del segnale modulante (informazione utile)

 

AM (modulazione d’ampiezza) e SW
La portante varia (modula) la sua ampiezza in base al segnale modulante (il segnale utile)

 

La prima considerazione è conoscere bene quali bande sono più trafficate e possibilmente evitarle.Ma non sempre è possibile.

In Italia per esempio, la banda FM è piena di radio locali tra gli 89 e i 108 Mhz e quindi l’uso dell’antenna favorisce l’ascolto delle radio locali ovvero assai vicine a noi che le riceviamo. Ma a meno che non ci si agganci a un satellite o l’emittente radio abbia una sede o un ripetitore in una posizione alta: un’antenna molto alta, o ancor meglio in collina o in montagna la breve distanza è un vero limite.

 

 

Perciò se io che ricevo e l’emittente che trasmette il segnale portante, più o meno siamo in pianura, il limite di ricezione e trasmissione non  potrà mai superare i 25/35 km anzi molto meno dato che tra me e l’emittente ci saranno  case, grattacieli ecc ecc.  Un esempio: se io ricevo da un altezza di 5 metri e l’emittente trasmette dalla stessa mia altezza, il segnale radio sarà udibile non oltre i 15 km.

Ora se l’entità è molto  vicina ed è più o meno alla nostra stessa altezza,   il suo segnale, che ancora non possiamo definire portante, sarà da noi ricevuto con più chiarezza. In pratica in FM l’antenna ricevente e trasmittente si devono necessariamente vedere. A meno che o  io o l’entità siamo invece posizionati più alti. Se per esempio io sono posizionato a 5 metri l’entità a 1000 metri o viceversa, il segnale supera la curvatura terrestre e allora io posso ricevere e l’entità” trasmettere” sino a una distanza massima di 120 km.

 

 

Il segnale portante in FM è in ogni caso molto più pulito di un segnale portante in AM o in SW.

Questo discorso però per quanto riguarda gli EVP è del tutto teorico. Poichè gli EVP si formano sul rumore bianco cosa ben diversa da un’emittente radio che deve avere un segnale portante in grado di coprire il rumore bianco.

 

 

Quando facciamo una sessione EVP noi non trasmettiamo, ma esclusivamente riceviamo. Effettivamente non abbiamo ancora capito bene le regole fisiche che permettono la transcomunicazione strumentale. Molto spesso riceviamo una risposta senziente dopo 10/20 secondi e c’è da chiedersi il perchè di questo ritardo.

Intuitivamente si potrebbe ritenere che l’entità sia molto lontana. Un segnale radio dalla luna impiega 3 secondi e mezzo per essere ricevuto nel nostro pianeta.

 

Le nostre attuali conoscenze non ci permettono di capire con certezza da dove e in che modo l’entità si facciano ascoltare attraverso il rumore bianco.

 

 

Per quanto riguarda l’ AM e SW, il discorso del limite che abbiamo riguardo alla distanza o meglio che il segnale portante e il ricevente si devono vedere il linea ottica, decade.

L’AM e SW superano di gran lunga la distanza ottica e le onde radio seguono la curvatura terrestre. E possono essere ricevuti segnali portanti da migliaia di kilometri. L’uso dell’antenna in questo caso è necessario, poichè senza, non si potrebbe neppure sentire il rumore bianco ed è quello che noi vogliamo avere. Una differenza sostanziale tra FM e AM e SW è che negli ultimi due anche se l’EVP è chiarissimo deve comunque sentirsi, anche se debole,  il rumore bianco, in FM non sempre accade. Ma la grande domanda è: un EVP deve essere considerato al pari di un  segnale portante? O è qualcosa di diverso, che ancora dobbiamo capire?

 

 

Per concludere e per assurdo anche un ventilatore o un corso d’acqua possono generare EVP, ma in generale per quanto riguarda il ghostbox consigliano per tutte tre le bande una scansione di 150/200 millisecondi. Addiritura in FM anche a 100 millisecondi.  E questo poiché una semplice sillaba dura poco meno di un secondo e un semplice SI’ si dovrebbe articolare in circa 10 frequenze consecutive, cosa impossibile per una radio o un radioamatore o altri che usano trasmettitori.

Molti consigliano di rendere inattiva l’antenna per la banda FM, la probabilità di successo è più garantita. Magari vi sembrerà molto raro catturare un EVP ma se lo catturate in quelle condizioni, al 95% lo è davvero.

 

 

COME VENIVANO REGISTRATI UNA VOLTA ?

 

Prima dell’avvento del digitale, ghostbox e ghostark, la cattura di EVP veniva fatta con registratori a nastro magnetico o musicassette .

Il rumore di fondo era molto alto e adatto alla formazione di EVP, anche su armoniche. Ma i vecchi tape recorder avendo la testina magnetica (fungeva anche da antenna) registravano un mucchio di interferenze, cosa che con il digitale non può tecnicamente avvenire.

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