GUSTAVO ROL: UN UOMO ILLUMINATO

Gustavo Adolfo Rol spiegava i fenomeni che accadevano attraverso di lui come “possibilità provenienti dallo spirito”. Non si trattava di poteri o capacità, ma di una vasta gamma di possibilità. Nonostante fosse definito in vari modi nel corso del tempo, Rol si considerava una persona normale tra le persone normali.

Era convinto che le possibilità dello spirito sarebbero state accessibili a tutti, quindi non riteneva necessario che le persone si interessassero troppo a lui, ai suoi quadri o agli esperimenti che faceva. Viveva in armonia con il divino e per lui tutto era semplice.

Ma chi era veramente Gustavo Adolfo Rol? E perché rifiutava di accettare denaro per le sue predizioni?

Nonostante ciò, veniva consultato da persone di grande prestigio, tra politici, artisti e industriali italiani. Avrebbe potuto accumulare una fortuna se avesse voluto, senza alcuno sforzo.

Se le possibilità, comunemente definite come poteri psichici, sono state ampiamente documentate e testimoniate, chi era l’uomo attraverso il quale si manifestavano? Molti libri narrano gli esperimenti di Rol, in cui si manifestavano queste possibilità, e ci sono molte testimonianze al riguardo. Tuttavia, si è prestata meno attenzione alla sua vita e alla sua famiglia, al suo percorso personale e spirituale che hanno formato la sua mente e il suo spirito.

Gustavo Adolfo Rol ha vissuto per 91 anni, dal 20 giugno 1903 al 22 settembre 1994. Sono stati anni meravigliosi, in cui ha sorpreso e aiutato le persone in molti modi diversi. Era veramente un uomo straordinario che non voleva essere etichettato come medium, veggente o sensitivo. Era qualcosa di molto più profondo.

Nato a Torino da una famiglia borghese, Rol era un bambino sensibile e un po’ introverso. Aveva ereditato dal padre il gusto per l’arte, la pittura e l’antiquariato. All’inizio, per volontà della famiglia, dovette mettere da parte queste attività artistiche a favore di una carriera più convenzionale. Ci volle del tempo perché potesse riaffermare la sua strada e raggiungere una grande soddisfazione personale e artistica.

Nel frattempo, mentre era ancora molto giovane, ha viaggiato per l’Europa costruendo una vita che si sarebbe rivelata piena di infinite possibilità e prodigi. Paola Giovetti ha ricostruito dettagliatamente questa connessione tra la sua vita privata e le sue inclinazioni paranormali nel libro “Gustavo Adolfo Rol: L’uomo oltre l’uomo”, consultando e ricostruendo un notevole materiale inedito, tra testimonianze, lettere, diari e testi scritti dallo stesso Rol.

Nella prima parte della sua vita, Rol ha affrontato molte difficoltà, come pressioni familiari, problemi di salute, amori e solitudine, e crisi esistenziali. Ha fatto nuove esperienze e si è sempre ripreso, anche dai momenti più oscuri. Tra queste nuove esperienze c’era la consapevolezza di essere il tramite di facoltà particolari. Quando aveva poco più di trent’anni, era finalmente un adulto e padrone della sua vita. Cosa avrebbe fatto con i suoi poteri era una questione personale.

E cosa faceva Gustavo ?

Nulla. Semplicemente lasciava che le cose accadessero. Non partecipava a congressi o conferenze, rifiutava interviste sui tabloid. Si stabilì nella sua amata Torino e si offriva completamente a coloro che cercavano consiglio, aiuto o semplicemente conforto. Gli esperimenti che faceva, come lui stesso li chiamava, avvenivano in modo istintivo e non potevano essere programmati. Si manifestavano spontaneamente in piccoli gruppi di persone quando c’erano equilibrio e armonia. Potevano anche accadere in modo imprevedibile, ad esempio per strada, quando si rivolgeva a perfetti sconosciuti e improvvisamente rivelava dettagli importanti delle loro vite.

Quali erano queste possibilità? In cosa consistevano gli esperimenti?

Gustavo A. Rol manifestava una fenomenologia sempre in uno stato normale di coscienza, mai in trance. Poteva esibire oltre quaranta tipi di fenomeni paranormali mentre era sveglio. Tra i prodigi osservati c’erano la chiaroveggenza, la psicometria, la lettura dell’aura, le guarigioni, la telepatia, la capacità di parlare correttamente lingue sconosciute, la lettura di libri a distanza, la scrittura automatica, la telecinesi, la levitazione e la bilocazione, i viaggi nel tempo, la materializzazione di disegni, dipinti, oggetti, scritti, carte e immagini che cambiavano. Gli esperimenti più celebri erano quelli con le carte. Non c’era manipolazione mentale, né trucchi di prestigio. Rol non toccava nemmeno le carte. Tutto era nelle mani delle persone coinvolte negli esperimenti. Ciò che accadeva era stupefacente.

Quest’uomo, che potremmo definire un vero “illuminato”, rifiutava ogni forma di pubblicità, ogni ricompensa materiale e ogni forma di egoismo. In più di un’occasione ha affermato: “Alla base delle mie facoltà c’è la rinuncia all’orgoglio, al denaro e all’ambizione”.

Rol sosteneva che quando si entra nella sfera della coscienza sublime, tutto diventa possibile. Molti si sono chiesti e continuano a chiedersi da dove provenissero i doni di Gustavo Rol e come potesse compiere tali prodigi. Anche Rol stesso si è posto domande e, anche dopo la sua morte, eventi attribuiti a lui continuano ad accadere. Ci sono nuove ricerche, nuovi studi e nuove domande.

Come poteva un uomo che desiderava una vita così normale esprimersi in modo così straordinario?

Rol era fermamente convinto che i fenomeni di cui era tramite fossero la porta verso una dimensione spirituale a cui poteva accedere spontaneamente, ma mai volontariamente. Se avesse cercato di controllarli, non sarebbe riuscito. Come un maestro illuminato che raggiunge uno stato di beatitudine, ciò che accadeva rimandava a un ordine superiore al quale Rol si arrendeva. Lo chiamava uno stato di coscienza sublime. Era la comunione con l’assoluto. I confini della materia si dissolvevano e tutto diventava possibile, persino trascendere il corpo e abbracciare l’infinito.

Lettura di libri a distanza

Secondo i resoconti disponibili, Gustavo Adolfo Rol era noto per manifestare una serie di fenomeni paranormali, tra cui la capacità di leggere i contenuti dei libri senza aprirli fisicamente. Questo fenomeno è conosciuto come “lettura di libri a distanza” o “lettura di libri chiusi”. Si diceva che Rol potesse concentrarsi sul libro chiuso e percepirne il contenuto o addirittura recitarne parti specifiche senza averlo aperto. Tuttavia, è importante notare che tali affermazioni sono state principalmente basate su testimonianze di persone che hanno interagito con Rol e potrebbero essere oggetto di dibattito e interpretazione.

La amicizia con Fellini

Gustavo Adolfo Rol e Federico Fellini si incontrarono per la prima volta nel 1963 a Torino, ma avevano già avuto alcuni incontri in passato. Da tempo, Fellini attendeva l’occasione di incontrare Rol. Tra loro nacque un’amicizia profonda, tanto che Fellini avrebbe successivamente dichiarato che la sua vita si divideva in “prima di Rol” e “dopo Rol” ai suoi collaboratori storici come Filippo Ascione e Fiammetta Profili. Questa amicizia durò per trent’anni, fino alla morte del regista. Il legame tra Gustavo Rol e il mondo del cinema, così come per tutte le altre forme d’arte, era particolarmente significativo e privilegiato.

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