Monterano è una città abbandonata situata a circa 55 km da Roma, nel mezzo di una splendida area naturale protetta. Sorge tra la vegetazione della campagna laziale, vicino al lago di Bracciano.
La storia di Monterano è stata caratterizzata da vari problemi ambientali, rischi di fenomeni idrogeologici ed eventi umani che hanno portato al suo totale abbandono.
Il territorio in cui si trova è una collina di tufo e attualmente è una Riserva Naturale chiamata Riserva Naturale di Monterano. È attraversato da due torrenti, il Mignone e il Bicione.
La presenza di questa abbondanza di acqua ha creato grotte, gole e cavità carsiche che sono state favorite dalla roccia di tufo dei Monti Sabatini e Tolfa. Gli antichi Etruschi sfruttavano queste cavità per costruire le loro tombe, ma nel corso dei secoli la instabilità del territorio ha causato problemi significativi.
La storia
Dopo la dominazione romana, le colline di Monterano furono conquistate rapidamente dai Barbari, grazie anche alla facilità di scalata delle rocce. Gli abitanti, spaventati dalle continue incursioni, furono costretti a fuggire.
Nel V secolo, Monterano divenne sede vescovile e conobbe un periodo di ripopolamento che durò fino all’anno mille, quando il vescovado fu spostato a Sutri.
Con l’avvento del potere papale nel 1300 e l’arrivo della famiglia Orsini-Altieri nel XVI secolo, che governò il feudo per circa duecento anni, la zona riprese vita e divenne un centro importante.
A tal punto che furono costruite splendide edificazioni. Tuttavia, a partire dal 1770, la popolazione fu costretta ad abbandonare nuovamente il luogo a causa della malaria, del declino del potere papale e degli attacchi dei soldati francesi.
Con lo sviluppo dei centri vicini e l’elezione di Roma a capitale d’Italia, furono altre le località prestigiose che attirarono le persone in cerca di lavoro. Monterano e il suo magnifico centro storico furono definitivamente invasi dalla vegetazione.
I fantasmi
Monterano è più di una semplice città fantasma: esiste fisicamente, visibile e tangibile, ma allo stesso tempo sembra non esserci. Non è escluso che gli spiriti inquieti del passato ancora vaghino tra le rovine, che assumono un’atmosfera ancora più misteriosa specialmente di notte. Tuttavia, i veri fantasmi in questo luogo sono i palazzi disabitati da secoli.
Ancora oggi si possono ammirare i sepolcri etruschi alla base della collina su cui si erge la cittadina, i resti dell’antico acquedotto di epoca romana e le rovine dell’antico castello medievale. Il Palazzo Baronale e il Convento di San Bonaventura, entrambi progettati dal famoso Lorenzo Bernini nel periodo rinascimentale, sono ancora presenti.
La chiesa di San Bonaventura, costruita tra il 1677 e il 1679 su richiesta della famiglia Altieri, aggiunge fascino a questa città fantasma. Passeggiare nella piazza della città è un’esperienza unica, poiché ci si trova in un vero centro storico circondato da una chiesa del XVI secolo, i resti di Porta Gradella (una delle tre porte cittadine) e una fontana ottagonale. Si possono anche ammirare gli antichi bastioni e ciò che rimane della cattedrale dell’Assunta con il suo campanile. Tuttavia, il vero monumento spettacolare del luogo è il Palazzo Baronale, che presenta una magnifica fontana progettata da Bernini, che combina in modo eccezionale l’arte umana con la natura.
Con i restauri effettuati negli anni ’50 del secolo scorso, alcuni importanti pezzi storici dell’arredamento cittadino sono stati trasferiti in un museo e sostituiti con fedeli riproduzioni recenti. Uno di questi pezzi è la “Capricciosissima Fontana”, situata ai piedi del Palazzo Baronale. Bernini l’aveva progettata per onorare la famiglia feudale e l’aveva costruita completando la forma di una roccia naturale situata alle fondamenta del palazzo. La fontana sembra quindi emergere direttamente dalla montagna, e la bellissima statua del leone posta in cima, con la zampa poggiata sulla pietra, sembra quasi aprire la fenditura da cui sgorga l’acqua.
Itinerario murario
Per visitare Monterano in modo completo, è possibile seguire l’Itinerario Murario, che permette di fare un giro completo del centro cittadino lungo il perimetro delle mura. Lungo questo percorso prestabilito, si possono ammirare i pochi resti di Porta Romana, le mura dell’ex castello (Palazzo Baronale) e Porta Gradella con la via omonima che porta alla piazza.
Continuando verso ovest, si incontra Porta San Bonaventura con la via che conduce direttamente all’antico convento. Il convento si trovava al di fuori del perimetro cittadino, quindi la porta era utilizzata come ingresso principale della città e come principale via di approvvigionamento, data la ricchezza del monastero all’epoca.
Una curiosità interessante è che Monterano è stata utilizzata come location per almeno venti produzioni cinematografiche e televisive, tra cui film come “Ben Hur“, “Il Marchese del Grillo“, “Brancaleone“, “La Freccia Nera” e la serie “Le Tre Rose di Eva“.
Come si arriva ?
Per raggiungere Monterano, hai diverse opzioni di trasporto. Puoi prendere gli autobus locali (CoTral, Seatour) che partono da Roma Saxa Rubra e vanno verso Manziana e Canale Monterano.
Se preferisci muoverti in macchina, puoi seguire questo percorso da Roma: prendi la strada Cassia e continua sulla Via Braccianese fino a Manziana. Da lì, devi svoltare sulla Provinciale 3/A in direzione Tolfa-Civitavecchia per circa due chilometri. Poi, gira a destra seguendo le indicazioni per Canale Monterano.
Se preferisci viaggiare in treno, puoi prendere il treno locale da Roma Ostiense con destinazione Canale Monterano via Manziana.
Orari e biglietti
L’accesso a Monterano è libero, anche se l’ingresso è delimitato da una sbarra. Le auto non sono ammesse, ma il passaggio pedonale è consentito e completamente gratuito.