I LUOGHI MAGGIORMENTE INFESTATI DELLA VALLE D’ AOSTA

castello di Fenis

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A differenza di molte strutture simili nel mondo non è arroccato su una scoscesa collina ma trova posto in una valle stupenda, è visitabile e perfettamente integro, tanto che è stato utilizzato anche per alcune famose ma discutibili pellicole cinematografiche. La sua storia documentata inizia nel 1242 quando si hanno le prime notizie storiche in un documento ufficiale nel quale ci si riferisce al castello chiamandolo “Castrum Fenitii”

Ma veniamo alla storia che lo rende tanto interessante per noi… I testimoni che raccontano di strani rumori e lamenti provenienti dalle sue meravigliose stanze sono davvero tanti e gli avvistamenti di spiriti sono all’ordine del giorno. Lo spirito più avvistato al suo interno è quello di un bambino ritrovato imbalsamato secoli fa, una giovane vittima di una donna malvagia che decise di uccidere il piccolo figliastro per garantire a suo figlio naturale l’eredità del patrimonio di famiglia.

Il piccolo spirito si comporta come un bambino vivo, gioca, sposta oggetti e corre per i corridoi, quasi non si rendesse conto della sua condizione di trapassato.

 

 

castello di Quart

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Il castello di Quart è costruito su una collina dove negli anni ’60 sono stati ritrovati reperti di una necropoli, una delle più antiche testimoniante sulla presenza di umani preistorici nella regione, molto e molto tempo fa.

La leggenda del fantasma che sembrerebbe infestare questo luogo si è tramandata di generazione in generazione. Si parla di una donna uccisa presso questo castello, nel 1500, per un reato. Secondo fonti ufficiali questa donna non avrebbe mai commesso tale reato e di conseguenza fu giustiziata ingiustamente.

 

Testimoni affermano di sentire passi  e rumori di vesti stusciate in molte stanze. Altri parlano di finestre che si spalancano da sole, ma la cosa più inquietante è quando i candelabri vagano nell’aria.

Si dice che il fantasma della donna, completamente vestita di bianco, appaia da una delle finestre del castello e che si sposti successivamente a metà di un ponte di pietra che é situato subito prima della sua dimora.

 

Pare che la donna durante la sua esecuzione, promise di far vendetta. A quanto pare, con le sue apparizioni sembra che tale vendetta è in corso.

 

 

cASTELLO DI VERRES

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Il castello Verrès fonte di numerose leggende, fu costruito nel 1287 dai Signori di Challant, nella seconda metà del XIV secolo divenne invece, la dimore di Ibleto di Challat, un ricco feudatario che dominò in Val d’Ayas in quel periodo.

Oggi il castello è diventato un museo e conserva ancora la bellezza e la fastosità dei tempi medievali, quando era al centro delle maggiori feste dell’alta borghesia.
Il castello è anche conosciuto per la famosa leggenda del fantasma della dama bianca che lo infesterebbe.

 

Nel 1522 a Verrès, viveva una contadina di nome Bianca Maria Scappardone, che ogni giorno si recava nei pressi del castello di Verrès per coltivare le terre del conte Renato di Challant.
Bianca, aveva solo 15 anni, ma era una bellissima ragazza, corteggiata da tutti i ragazzi del paese, compreso il ricco feudatario.

La giovane ragazza sognava di vivere tra gli agi di una nobile corte, accettò quindi di buon grado quel matrimonio prematuro che l’uomo gli propose. Diventò cosi l’elegante contessa di Challant.
Il marito però si ammalò di polmonite e morì poco tempo dopo le nozze, così la giovane, per mantenere quello status sociale e non mandare all’aria il sogno di ricchezza, (essendo contadina, non sapeva nulla di come gestire il territorio, i servi e la politica locale), si risposò con un ambizioso luogotenente dei Savoia.

 

Neanche questo matrimonio però andò bene: l’uomo era sempre in viaggio per gestire le sue terre e quelle della moglie, a volte stava lontano da casa per diverse settimane. Nel frattempo, a ragazza cominciò a diventare sempre più capricciosa e vanitosa, si abbandonava ad acquisti folli, per sentirsi sempre al centro della vita nobiliare.

Quando anche questo passatempo iniziò a stufarla, con la scusa dell’assenza del marito, la giovane ragazza, cominciò a conoscere nuovi uomini disposti a soddisfare i suoi desideri. Nei tre anni di vita al castello, la ragazza si consolò tra le braccia di diversi amanti.

 

Bianca era terrorizzata dall’idea che il marito scoprisse i suoi tradimenti, si dice infatti, che con l’aiuto delle guardie, la ragazza uccidesse tutti i suoi amanti, nascondendo i corpi in un pozzo nelle fondamenta del castello.

Bianca però apprese a sue spese che quella vita, fatta d’intrighi e di amori segreti, era troppo pericolosa per chi non era pratico della vita di corte. Il capitano delle guardie, era perdutamente innamorate della ragazza, ma il suo amore non era corrisposto, decise quindi di vendicarsi spargendo la voce che la contessa era la mandante dell’omicidio di Ardizzino Valperga, uno dei nobili spariti nel castello.

 

La ragazza temendo di essere scoperta, decise di assoldare un sicario, per uccidere la guardia, ma venne scoperta e nonostante il suo titolo nobiliare, fu processata e condannata alla decapitazione.
Bianca fu giustiziata nel 1556, ancora giovanissima bellissima e con una vita davanti.

Forse a causa della sua morte violenta e della sua giovane età, il suo spirito non ha mai abbandonato il castello tanto amato in vita. Da quel giorno, infatti, un fantasma iniziò a vagare per le stanze del maniero, uno spettro con le sembianze femminili capace di terrorizzare o ammaliare i presenti.
Dopo così tanti secoli, ancora oggi il castello di Verrès è al centro di un’attività soprannaturale con: figure spettrali, rumori e persino apparenti cedimenti del pavimento. Le attività spettrali s’intensificano soprattutto in prossimità delle stanza di Bianca di Savoia.

 

 

castello di Saint Marcel

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Risalente al 1300, si trova nel villaggio di Surpian e fu costruito da Giacomo di Challant. Il castello negli anni ha subito varie modifiche strutturali, che ne hanno modificato il suo utilizzo da parte dei molteplici proprietari: da fortificazione agricola a residenza, oggi l’antico maniera versa in pessime condizioni e non è visitabile al suo interno in tutti i periodi dell’anno.

I pochi visitatori, tuttavia, sono da anni testimoni di strani incontri con dei fantasmi “chiacchieroni”. I racconti parlano di strane figure incappucciate impegnate in  accese conversazioni a volte appena sussurrate, altre urlate e molto violente.

Queste anime, per qualche bizzarra condanna sembrano destinate a percorrere schematicamente lo stesso itinerario:  transitano lungo uno dei corridoi del castello che conduce ad un’ampia sala, dove svaniscono nel nulla, insieme ai loro brusii.
È inoltre stata avvistata un’altra anima in pena: quella di un alto e robusto cavaliere seicentesco che confuso e spaesato si aggira minaccioso fra le stanze con la spada sguainata.

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