I LUPI MANNARI ESISTONO SERIAMENTE ?

I suddetti lupi mannari o licantropi in realtà, sarebbero affetti da una malattia (ritenuta di origine asiatica o africana) nota per l’appunto, come licantropia, per molti aspetti simile alla rabbia, anch’essa infatti, provoca in chi ne è affetto comportamenti violenti, causati probabilmente dal fastidioso calore corporeo e la difficoltà nel respirare.

I malcapitati più volte sono stati identificati come delle vere e proprie “bestie inumane”, per i loro comportamenti e a causa della dilatazione delle pupille.

 

In tempi antichi la licantropia era considerata una delle tante epidemie di satanismo e di conseguenza, come rimedio si ricorreva, così come per le streghe, a bruciare vivi i soggetti o ad infliggere loro una bastonata mortale sulla testa.

Nel corso dei secoli, fortunatamente, si è scoperta l’origine medica del malanno, ed è stato in gran parte del globo debellato, con buona pace dei purificatori della chiesa, salvando diverse anime dal rogo e dalle “mazzate”.

 

Ciò nonostante, tale malessere come ben noto, è leggendario e definirlo solo un disturbo medico, sminuirebbe il vero fascino dei licantropi; infatti, dall’antichità fino ai tempi moderni, i casi ritenuti reali di persone considerate lupi mannari sono tantissimi.

 

 

 

I Sintomi di chi è affetto da licantropia:

 

  • Pupille molto dilatate

 

  • Insopportabile senso di calore nel corpo

 

  • Bava alla bocca

 

  • Atteggiamento rabbioso

 

Fonte: nonapritequestoblog

 

 

 

Le leggende

 

Le prime leggende riguardanti la licantropia sono nate in una caverna in Spagna e nel Sud della Francia. Dei graffiti raffiguranti un essere a metà tra l’uomo e l’animale sono stati ritrovati al loro interno.

Sono stati eseguiti circa 30.000 anni fa dagli uomini di Cro-Magnon. In queste antiche raffigurazioni dell’Homo Sapiens, l’uomo era mostrato con testa di uccello e zampe al posto delle mani. In un altro disegno ancora, l’uomo aveva le corna e le orecchie del cervo e la coda di lupo. Secondo molti specialisti, questi disegni venivano utilizzati solamente per ingraziarsi gli Dei e non avrebbero nulla di concreto riguardante la licantropia. Insomma, cosa c’è di vero? Al momento l’unica cosa riscontrata è stata l’autosuggestione.

 

Un po’ come alcune persone convinte di essere vampiri e che bevono soltanto sangue. Di concreto al riguardo, c’è ben poco: come in ogni leggenda che si rispetti. Di vero sembra esserci solo la credenza dell’uomo e la paura di tutto ciò che riguarda ciò che è irrazionale. Anche se esistono alcune persone che sono affette dal problema di Ipertricosi, ovvero l’avere il corpo completamente ricoperto di peli, non ha nulla a che vedere con gli uomini lupo.

 

Fonte: ultimenotizieflash

 

 

 

8 storie di lupi mannari

 

Nel 1521 a Poligny, in Francia un uomo stava camminando da solo quando fu attaccato da un lupo, che però riuscì a ferire gravemente. Proseguendo oltre, notò un uomo che aveva una ferita simile a quella che aveva appena inflitto alla bestia.

L’uomo era Michel Vurden che dopo essere stato interrogato dalle autorità, ammise di aver fatto un patto con il diavolo, per ottener la capacità di diventare un lupo.

Accusò di licantropia anche altre due persone, Philibert Montot e Pierre Bourgot, chiamandoli in causa come suoi complici negli omicidi e negli atti di cannibalismo che affliggevano la regione. Condannati per licantropia e omicidio, tutti e tre gli uomini furono uccisi al rogo. Anche la moglie di Verdun fu condannata, sebbene non ci fossero prove o accuse di licantropia, ma l’alta corte voleva essere sicura che non potessero ripetersi episodi spiacevoli.

 

 

Giles Garnier visse per lungo tempo come un eremita solitario in una casetta poco fuori Dole, in Francia, nel 16° secolo. Ma quando si sposò, la necessità di procurare il cibo per sé e la moglie lo rese disperato.

 

Occorreva procurare il cibo per la giovane e affamata sposa, e quindi chiese a un fantasma incontrato nella foresta di dargli una pozione che gli permettesse di trasformarsi in lupo. In quel periodo, cominciarono a sparire dei bambini del vicino paese. Non ci volle molto perché gli abitanti della città  puntassero il dito contro l’ex-eremita. Durante il processo, si dichiarò colpevole di “crimini di licantropia”, che a quanto pare era una cosa normale a quei tempi, e fu bruciato sul rogo.

 

 

 

Nel 1589, Pete Stubbe ammise di essere un serial killer, e di aver ucciso tredici bambini (tra cui anche i suoi stessi figli) e due donne incinte, a Bedburg, in Germania. Dopo essere stato torturato, confessò qualcos’altro.

Stubbe ricordò improvvisamente un’altra cosa: il diavolo gli aveva dato una cintura magica (ovviamente mai ritrovata), che gli permetteva di trasformarsi in un lupo quando la indossava. Fu condannato a morte, ma prima fu sottoposto a molte torture, tra cui il supplizio della ruota. Dopo averlo decapitato, la gente del paese infilzò la testa in un palo, come monito, e i suoi resti furono bruciati sul rogo.

 

 

 

Nel 1598, un sarto di Chalons, in Francia fu accusato di talmente tante orribili atrocità che il giudice decise di distruggere tutti i documenti del processo.

 

Tra le varie accuse, il sarto fu incolpato di attrarre con l’inganno dei bambini a casa propria solo per tagliare loro la gola e mangiarli. Quando questo sistema non funzionava, si trasformava in lupo per dar loro la caccia nella notte. Le accuse non erano infondate: una cassa con ossa e sangue fu trovata nelle cantine sotto la sua casa. Naturalmente finì bruciato al rogo.

 

 

 

Quando nel 1603 in alcuni piccoli paesi della Guascogna (Francia), iniziarono a sparire misteriosamente i bambini più piccoli, il terrore si impossessò degli abitanti. Un adolescente ammise di essere il responsabile mentre era trasformato in licantropo.

 

Jean Grenier, un ragazzo di 14 anni, sostenne di esser stato lui a uccidere e mangiare i bambini dei dintorni. Raccontò di uno strano uomo, che gli aveva donato una magica pelle di lupo che aveva il potere di trasformarlo in licantropo, e confessò che ogni notte, lui e altri nove uomini-lupo, andavano a “caccia” nei paesi circostanti. Si vantò di aver mangiato tre o quattro bambini. Data la sua età, invece di essere condannato a morte fu rinchiuso in un convento del luogo.

 

 

 

Leggenda narra che nel 1640, la città di Greifswald, in Germania fu invasa da un branco di lupi mannari.

 

Dopo molti tentativi falliti di uccidere i lupi con proiettili normali, un gruppo di studenti decise per un capriccio, di fondere tutto l’argento della città e utilizzarlo per creare proiettili più lucidi. Trovarono senza volerlo, l’unico modo per uccidere i licantropi:

Un’arma d’argento

 

 

 

Nel 1685, la città di Ansbach in Germania veniva terrorizzata da un lupo mannaro. Quando i cittadini scoprirono la vera identità della creatura, comprensibilmente si sentirono traditi.

 

La creatura predava bestiame e si credeva che avesse ucciso anche donne e bambini. Per chissà quale strano motivo, gli abitanti della città pensarono che la bestia fosse la reincarnazione del sindaco, morto da poche settimane. Quando il lupo fu ucciso, venne vestito con gli abiti del borgomastro e poi impiccato nella piazza cittadina.

Quando, nel 1692, un uomo di nome Theiss fu processato per licantropia a Jurgenburg, in Livonia (l’attuale Lettonia), si dichiarò colpevole ma poi fornì al giudice una delle testimonianze più bizzarre della storia…

 

Dopo aver ammesso di essere un licantropo, Theiss affermò che i lupi mannari non sono intrinsecamente cattivi. In realtà anzi, i licantropi del suo tipo combattevano una guerra eterna contro le streghe, per salvare il paese e forse il mondo.

 

A quanto pare, a volte la semina non dava raccolto a Jurgenburg, perché le streghe tiravano giù il grano fino all’inferno.

Theiss raccontò di aver combattuto grandi battaglie, insieme con altri lupi mannari, durante le feste cristiane di Santa Lucia, la Pentecoste, e San Giovanni (che avvengono anche in coincidenza con i cambiamenti stagionali) per recuperare il grano dall’inferno. I licantropi quindi non rappresentavano il male, in realtà erano cani di Dio.

 

Fonte: vanillamagazine

 

 

 

Il dr. Jan Dirk Blom

 

il dr. Jan Dirk Blom, psichiatra olandese dell’Istituto di Psichiatria dell’Aja, ha visitato un paziente convinto di essersi trasformato in un lupo.

Il paziente era un giovane di origine marocchina di buona famiglia, apparentemente in buona salute, colto e non dedito all’uso di alcol o droghe mostrava un convinzione così forte, da indurre il medico non solo a seguire il caso, ma ad approfondimenti che lo hanno portato a trovare soltanto 13 casi documentati, dal 1852 ai giorni nostri.

Dal punto di vista storico invece pare siano state diverse decine di migliaia le persone che si credevano o erano credute essere licantropi. A quei tempi, però, non si andava troppo per il sottile e tra il 1500 ed il 1600 le cronache dell’inquisizione raccontano di 30.000 presunti lupi mannari mandati al rogo dalla Santa Inquisizione francese in quanto considerati figli del demonio.

 

 

Secondo il dr. Blom, la rarità di casi documentati dipende soprattutto dalla mancanza di preparazione della medicina dell’800 e della psichiatria dei primi del ‘900 che, probabilmente, si limitavano a classificare queste manifestazioni come generiche forme di pazzia. Che sia una condizione dovuta a problemi mentali, peraltro, è la conclusione alla quale anche il dr. Blom e la moderna psichiatria sono arrivati.

In generale la credenza che il proprio corpo stia subendo una metamorfosi in senso animale, non necessariamente un lupo, è associata a forme di schizofreniapsicosi depressiva o disturbo bipolare.

Esaminando il paziente e studiando i casi documentati, uno in particolare risalente al 1852, il dr. Blom ha trovato che i pazienti percepiscono realmente i cambiamenti nel proprio aspetto fisico fino a individuarli, pur se non presenti in realtà, con estrema precisione e ricchezza di dettagli.

 

 

Secondo lo psichiatra olandese, potrebbero essere dovuti anche a disturbi delle regioni cerebrali deputate al riconoscimento dell’aspetto, come dichiarato dallo stesso Blom, che auspica di averne presto la certezza grazie alle moderne tecniche di indagine diagnostica per immagini.

Sappiamo, da numerosi studi, che i circuiti neurali del cervello che coinvolgono area premotoria e aree corticali sensoriali e probabilmente diverse aree sottocorticali, sono essenziali per creare il nostro schema corporeo” . “È possibile che in alcuni pazienti queste illusioni siano originate da cambiamenti nelle regioni cerebrali correlate, che hanno profondamente cambiato il senso di identità fisica degli individui”, ha concluso il dr. Blom .

 

Fonte: pazienti.it

 

 

 

Come difendersi dai lupi mannari

 

Secondo i racconti dei nonni quelli più efficaci per evitare di trasformarsi in lupi mannari sono il salasso, il bagno in acqua di zolfo oppure pungersi la punta del dito prima della mutazione. In caso di attacco da parte dei licantropi, la leggenda suggerisce di utilizzare il fuoco per contrastarli, oppure di utilizzare pallottole d’argento sciolte da una croce. Secondo alcune storie, potrebbe essere sufficiente stare su una scalinata, perché sembra che i licantropi non riescano a salire più di tre gradini.

 

 

 

Differenza fra licantropo e lupo mannaro

 

Il licantropo è di per sé un normale essere umano ma uno squilibrio psicologico gli fa pensare che sia un animale (in questo caso un lupo) e lo porta a commettere crimini efferati come l’omicidio e cannibalismo, quindi è tutt’altro che finzione ma ovviamente non c’entra assolutamente niente l’animale.

 

Il lupo mannaro invece si differenzia dagli esseri umani per la sua “maledizione” che alla vista della luna lo rende una creatura metà lupo e metà umano, che dovrebbe mangiare carne e sangue per vivere (tradizionalmente è stato detto che il lupo mannaro deve nutrirsi di carne umana), quindi in questo caso parliamo di una leggenda.

 

Fonte: elle

 

 

 

Come era vista la licantropia nel rinascimento ?

 

Nel Rinascimento, la licantropia fu vista come una sorta di morbo trasmesso da un uomo all’altro tramite morso o per contagio. Le autorità ecclesiastiche cominciarono a condannare la licantropia e i lupi mannari, mettendo al rogo centinaia di presunti licantropi allo stesso modo di streghe e di altre creature considerate in combutta con il Diavolo.

 

Fonte: directoryrex

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.