IL CARRO FANTASMA DI PORTA DEI VACCA

Tra le leggende che parlano di spettri e fantasmi a Genova, ce n’è una ambientata nel cuore del centro storico, e che per l’esattezza riguarda Porta dei Vacca, la porta costruita tra il 1155 ed il 1159 davanti all’attuale via Prè che anticamente permetteva l’accesso la città a ponente ed oggi unica superstite, insieme a Porta Soprana, di una cinta muraria in parte ancora visibile che contava quattro ingressi al centro cittadino.

Una delle leggende che di generazione in generazione è arrivata fino ai giorni nostri vuole che, dopo la decapitazione di uno dei discendenti della famiglia Vacchero, a cui la porta deve il nome, tra la notte del Venerdì Santo e l’alba della Domenica di Pasqua, si possa vedere un carro fantasma trainato da un cavallo spettrale e un cocchiere incappucciato.

 

Il loro compito sarebbe quello di portare le anime dei condannati a morte o delle persone che hanno subito una morte violenta verso un luogo dove finalmente trovare la pace e la serenità che in vita gli è stata tolta. Il loro tragitto inizia proprio da Porta dei Vacca, percorrendo via delle Fontane a salire per poi concludersi sulle alture della valle di carbonara.

Il carro, trainato da cavalli spettrali e condotto da una figura incappucciata e misteriosa, passa per i caruggi del centro storico, poi esce da Porta dei Vacca, e sale per via delle Fontane, per poi andare a perdersi nella notte sulle alture genovesi.

 

Le anime perdute, raccolte da questo carro spettrale, si avviano dunque finalmente verso un destino se non di beatitudine almeno di quiete e di eterno riposo. E infatti, dopo il passaggio del carro, si dice che nei caruggi aleggi per qualche momento una strana sensazione di calma e “vuoto”.

Sempre secondo la leggenda, sembra che sopra il carro ci sia un fantasma “famoso”: si tratterebbe proprio dell’anima di un discendente dei VaccheroGiulio Cesare, condannato a morte per cospirazione contro la Repubblica di Genova.

 

Fonti: GenovaToday

liguriaoggi

 

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