La famiglia Barattieri, che risiedeva a Piacenza, mantenne il possesso del castello per quasi 500 anni; oggi però è di proprietà di Franco Spaggiari, imprenditore e collezionista d’arte,che qui ha voluto inserire un’ esposizione permanente chiamata “Museum in Motion”, che ospita oltre 1.000 opere di pittura e scultura di artisti italiani ed internazionali.
Come ogni castello medievale che si rispetti anche questo sembra avere il suo fantasma: si tratterebbe di una fanciulla che qui agli inizi del 1500 si tolse la vita per amore del suo compagno ingiustamente ucciso.
Poiché la storia del castello e le vicende che lo coinvolsero sono piuttosto frammentate, più che parlare di fatti storici si deve parlare di leggenda, anche perché di questa storia le date sono poco chiare e perfino i nomi sono andati perduti nel tempo.
Ad ogni modo si racconta che nei primi anni del 1500 una bellissima ragazza di nome Agata di un villaggio poco lontano dal castello si innamorò di un giovane scudiero che era solito accompagnare il proprio signore alla corte dei nobili Barattieri.
I due si frequentarono e decisero di coronare il loro sogno d’amore sposandosi, ma quando lo scudiero presentò la sua dama al nobile, questo si invaghì di lei e cercò con ogni mezzo di far separare i due prima del matrimonio. Mise alla prova il loro amore insinuando falsità su uno e sull’altra, ma non ci fu modo di far cambiare idea ai due giovani.
A pochi giorni da matrimonio allora il nobile decise di passare alla forza e, invitata Agata al castello di San Pietro in Cerro con la promessa di farla diventare una dama di corte, provò a violentarla mentre il suo scudiero era nelle stalle.
Lo scudiero però venne informato della faccenda e, in preda alla rabbia volle vendicare l’amata pugnalando a morte il suo signore.
Il ragazzo venne arrestato, sottoposto ad processo sommario e infine venne impiccato in piazza Cittadella a Piacenza.
A nulla valsero le dichiarazioni di Agata che, disperata per aver perso l’amore della sua vita, si gettò dalla torre del castello di San Pietro in Cerro che da sulla porta a sud.
Oggi si crede che il fantasma di Agata ancora dimori al castello e lo stesso proprietario è convinto che sia lei la causa dei molti fenomeni anomali che avvengono all’interno di esso. Luci che si accendono e si spengono da sole, spifferi di corrente con le finestre chiuse, rumori improvvisi nella notte, oggetti che cadono dalle mensole, sospiri e rumori di passi: in alcune delle stanze del castello si ha la sensazione di non essere soli, come se qualcuno di invisibile sia presente e agente sulle cose.
Franco Spaggiari però è convinto che l’entità presente nel castello, se è davvero un fantasma, sia di indole buona perché non ha mai fatto male a nessuno e si limita solo a far “percepire” la sua presenza con piccoli scherzi o con al rottura di piccoli oggetti.
Una delle sensazioni più vivide è quella di essere osservati, specialmente ai piani superiori e nella torre; per il resto non è nota nessuna apparizione di figure eteree, ma al massimo qualcuno ha notato ombre o giochi di luce.
Sembra che il fantasma della giovane innamorata voglia semplicemente essere ricordata e infatti Spaggiari è solito dire che la sua presenza si fa sentire in occasioni particolari, come feste di matrimonio per portare fortuna, o incontri volati all’allegria e alla felicità.
Anche molti turisti hanno raccontato di aver percepito una presenza e in particolar modo all’ingresso, nel sottotetto dove c’è il Museum in Motion, nelle camere da letto e sulle scale.
Fonte: ilparanormale