Si dice che il fantasma di una donna si aggira per le rovine del castello e si dice che la notte si senta ancora cantare le sue nenie per il piccolo che le era stato affidato. Dal 1670 “su Casteddu Etzu” del Montiferru non ha avuto più nessun proprietario.
La fama del castello situato in Sardegna, a pochi chilometri da Cuglieri, in provincia di Oristano, è legata alle vicende della vita dissoluta di Francesca Zatrillas marchesa di Laconi, moglie di Agostino di Castelvì.
Nel corso del XIII secolo, il Castello di Montiferru entrò nei possedimenti dei giudici d’Arborea. Dopo la vittoria aragonese il maniero, perso il suo ruolo difensivo, durante il XV secolo entrò a far parte delle proprietà della famiglia spagnola Zatrillas.
E’ a questo punto che le vicende della fortezza si legano a quelle della contessa di Cuglieri, Francesca Zatrillas.
La nobildonna, accusata di aver cospirato contro il vicerè e di essere coinvolta nell’assassinio del marito, il marchese Agostino Castelvì, nel 1668 si rifugiò nel castello.
Francesca, appreso che una truppa è in arrivo a corte per arrestarla, fuggì dalla fortezza e non venne mai più ritrovata. Il Castello di Montiferru in seguito venne requisito dalla Corona aragonese e ceduto alla famiglia Brunengo.
Purtroppo, durante una battaglia, tutta la famiglia Brunengo venne sterminata. Gli unici a salvarsi furono il figlio più piccolo insieme alla sua balia.
Il castello fu edificato in un luogo poco accessibile con massi di basalto, roccia calcarea e mattoni.
I resti del Castello si trovano in cima all’omonimo colle, dal quale si può spaziare con la vista a 360 gradi sui monti circostanti, sulle valli fino alla costa.
Quel che resta oggi sono parti di mura, i resti delle torri e dei locali sotterranei, probabilmente destinati a cisterne e alloggi.
A partire dal 1670 il maniero non ha più avuto proprietari ed è andato incontro ad un inesorabile stato di rovina e abbandono.
Fonte: vistanet