IL FANTASMA DI CATERINA SFORZA

La storia del fantasma di Caterina Sforza (nel XV secolo fu contessa di Imola e Forlì), è segnata da una tale ferocia tanto che, la si può vedere gettarsi con una lancia fuori dal Castello di Picandoli.

Quando era in vita, infatti, cercò di difendere il castello contro l’attacco di Cesare Borgia. Altre storie narrano che nel Castello Sforza di Imola (BO), dove sembra sia celata una grande cassa d’oro, si aggiri ancora oggi lo spirito della sua padrona.

 

Agli incauti che si avventurano all’interno del Castello Sforza e si avvicinano ad una stretta e buia scaletta, il suo fantasma appare in cima oscurando tutto improvvisamente, in modo da impedire a chiunque di avvicinarsi alle sue dimore segrete.

Si narra che durante le notti di luna piena la si può vedere affacciarsi dalle finestre del Castello Sforza. Il suo bel volto sarebbe rivolto verso l’orizzonte per tentare di scrutare il futuro.

Questa leggenda ha origine dal fatto che Caterina Sforza aveva conoscenze di alchimia. Infatti lasciò in eredità alla storia il Liber de experimentiis Catherinae Sfortiae.

 

Questo era una sorta di ricettario, parzialmente crittografato, in cui sono descritte varie pozioni alchemiche utili per la bellezza. Tutt’oggi a queste viene attribuita una certa efficacia.

 

Si possono leggere varie annotazioni che riguardano incantesimi e sortilegi contro gli spiriti, composti per la preparazione di medicinali e così via.

È indubbio che l’alone di leggenda che circonda Caterina Sforza sia dovuto soprattutto all’epoca in cui visse. U periodo di grande cambiamento in cui la stirpe degli Sforza rappresentava l’ultimo regno laico prima che il potere papale prese possesso del governo.

 

Per cui era lecito aspettarsi dal nuovo potere una campagna contro gli Sforza. In particolare contro Caterina dipingendola come una donna cattiva, spietata e dai caratteri quasi demoniaci.

Ma la di là della storia, radicate rimangono le leggende su di lei.

 

Tutt’oggi sono Vive le storie in cui si dice facesse gettare gli ospiti indesiderati nei pozzi del castello, sul fondo dei quali vi erano delle lame affilate. I locali sostengono anche che la nobile signora costruì il suo castello in una sola notte, con l’aiuto del diavolo.

Ora, a distanza di secoli, la sua immagine viene vista ancora vagare per l’oscurità del castello, con solo un lume in mano.

 

Fonte: mitiemisteri

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