Le statue stele della Lunigiana sono un enigma della civiltà megalitica europea. Questi monumenti antropomorfi in arenaria simboleggiano l’identità della valle del Magra e sono stati rinvenuti in fila con il volto rivolto verso sud. Oggi, circa quaranta esemplari si trovano nel Museo delle Statue Stele di Pontremoli, all’interno del Castello del Piagnaro. Questo museo è nato grazie alla collaborazione tra appassionati e archeologi professionisti che hanno raccolto le statue stele dai campi, dai ripostigli agricoli e dai muri delle case. Le statue stele presentano grafismi astratti per i tratti somatici e l’identità sessuale è raffigurata con pugnali o punte di lancia per gli uomini e con seni e ornamenti per le donne.
Gli archeologi le hanno suddivise in tre gruppi tipologici: A, B, C, in base alla loro antichità e alla definizione dei dettagli anatomici. Le statue stele più antiche hanno la testa semicircolare, mentre quelle più recenti sono lavorate quasi a tutto tondo. Nel Castello del Piagnaro, le statue stele sembrano conficcate nella nuda terra come in origine, quando erano parte di necropoli o santuari a cielo aperto fuori dai centri abitati. Questo scenario arcano restituisce alle statue stele tutta la loro sacralità.