Bucaneve: descrizione della pianta
Il bucaneve (galathus nivalis) è una pianta perenne bulbosa dal caratteristico colore bianco latte che fiorisce al termine della stagione fredda. Stiamo parlando dunque di un fiore invernale a tutti gli effetti.
Perchè il bucaneve si chiama così?
L’etimologia greca del nome deriva non a caso dalle parole: gala (latte), anthos (fiore) e nivalis (nella neve).
Viene chiamato anche stella del mattino, in quanto spesso è il primo fiore a sbocciare anche quando la neve ricopre ancora il sottobosco.
Dove cresce
Fa parte della famiglia delle Amaryllidaceae e lo troviamo per lo più nei sottoboschi del nostro Paese, sopratutto nella zona settentrionale fino a oltre 1000 metri di quota: per questa ragione, è annoverato tra i fiori di montagna.
Cresce anche nei prati e nelle zone ricche di cespugli, purché si tratti sempre di habitat all’ombra.
Già scendendo verso sud assume caratteristiche differenti, dal momento che il rialzo delle temperature produce fiori molto più grandi.
Bucaneve: significato
Il fiore del bucaneve viene associato al passaggio dall’oscurità invernale alla serenità primaverile. Diventa quindi un simbolo di speranza per il futuro e di purezza.
Stando al linguaggio dei fiori, il fiore si arricchisce di ulteriori significati: virtù e simpatia. Si usano come dono per le spose, ma allo stesso tempo sono stati considerati per anni come fiori di cattivo presagio.
La religione cristiana ha associato invece a questa pianta diversi significati, tanto da essere noto anche come fiore della purificazione o campana della Candelora.
Non caso in chiesa si usa addobbare l’altare con il bucaneve nel giorno del 2 febbraio, appunto quello della Candelora.
Leggende sul bucaneve
Intorno a questo fiore sono presenti anche numerose leggende. Si narra che sbocciò ai piedi di Adamo ed Eva quando vennero puniti e cacciati dall’Eden.
Quel fiore divenne quindi il simbolo della consolazione e di una nuova primavera di speranza. Fu proprio il soffio di un angelo che trasformò i fiocchi di neve in graziosi fiori a forma di campana.
In terra moldava si racconta invece che la primavera, incarnata da una donna possente e bella, si ferì ad un dito e alcune gocce di sangue caddero sulla neve. Proprio lì nacquero i primi bucaneve che portarono con sè anche la primavera.
Proprietà del bucaneve
In passato si è erroneamente ritenuto che questo fiore avesse benefici curativi. Se ne parla ad esempio tra i versi dell’Odissea, quando viene descritta come l’erba magica che curò Ulisse contro i sintomi del veleno di Circe.
Successivamente i primi studi confermarono al contrario la tossicità dei bulbi se ingeriti. Tuttavia si è visto che la pianta contiene un principio attivo, la galantamina, che oggi ritroviamo in alcuni farmaci impiegati per combattere Alzheimer, distrofia muscolare e sclerosi multipla.
In ogni caso, lo ribadiamo, il bucaneve non è assolutamente da considerarsi un rimedio naturale!
Fonte: tuttogreen