Questo perché, nell’antichità, soprattutto nel Medioevo, la pianta di Lavanda veniva usata come detergente per il corpo.
È una pianta erbacea, perenne e sempreverde, originaria del bacino del Mediterraneo. Si presenta con foglie argentee strette e allungate che emanano un profumo molto intenso.
La fioritura, avviene nel periodo estivo e, nelle zone di coltivazione estensiva, i campi offrono uno dei più suggestivi spettacoli che la natura può offrire.
La Lavanda è rinomata soprattutto per i suoi fiorellini piccoli e raggruppati in spighe, di colore viola e molto profumati che spesso si usano per oli, essenze o anche solo essiccati per profumare cassetti o ambienti.
Questa pianta è conosciuta anche per l’olio essenziale che viene estratto dalla pianta molto usato in Aromaterapia. L’olio di Lavanda favorisce lo stato di relax, ma agisce anche come antidepressivo e cicatrizzante.
Il significato simbolico della lavanda
Il fiore assume diversi significati. La tradizione narra che questa pianta avesse effetti miracolosi contro i morsi dei serpenti: strofinata sulle ferite, dopo essere stata lasciata macerare in acqua, aveva proprietà antiveleno. Nonostante ciò, all’interno dei cespugli di Lavanda si pensava facessero i nidi proprio i serpenti.
Per questo motivo, alla Lavanda si è attribuito il significato di diffidenza. Infatti, curare una ferita provocata dal morso del serpente bisognava avvicinarsi con molta cautela proprio alla pianta che fungeva da antidoto.
Inoltre, intorno ai cespugli di questa pianta ci sono sempre molte api e calabroni attirati dal profumo intenso, ai quali bisogna prestare attenzione quando ci si avvicina.
In altre epoche, si pensava che regalare questo fiore significasse “il tuo ricordo è la mia unica felicità”.
Fonte: il giardino degli illuminati