La rondine è un bellissimo uccello migratore, già dall’antichità, conosciuto come il messaggero del caldo e della primavera.
La rondine è molto leggera: pesa circa venti grammi e quando apre le ali misura circa trenta centimetri. Ha la coda biforcuta, le parti superiori blu scure, la gola rossa e le parti inferiori bianche. E’ un volatore molto agile, che compie incredibili acrobazie nei cieli e che può raggiungere velocità vicine ai 120 chilometri orari.
Le rondini volano molto velocemente, spesso vicino al terreno, all’inseguimento dei piccoli insetti di cui si nutrono. Amano posarsi a stormi, specie prima della migrazione, sui fili della luce. Sono molto resistenti, poiché durante la migrazione riescono a superare mari e deserti senza mai fermarsi.
La migrazione porta le rondini, anno dopo anno, sempre nella stessa zona e non di rado le coppie tornano ad abitare il nido lasciato l’anno precedente dopo averlo riadattato. Questo viene costruito un po’ ovunque (nelle case, nelle stalle, nelle soffitte, sotto i ponti), a forma di coppa, con l’apertura rivolta verso l’alto. E’ fatto con un impasto di fango, argilla, fibre vegetali e saliva che viene poi imbottito con piume.
Al suo interno la femmina può deporre da 4 a 6 uova, di colore bianco con macchie scure, che si schiudono dopo circa 15-17 giorni. I genitori nutrono i piccoli (con piccoli insetti che catturano nei loro voli giornalieri) anche quando questi ultimi, dopo circa 3 settimane dalla nascita, sono in grado di lasciare il nido.
Le Rondini si stabiliscono nel nostro Paese all’inizio della primavera; qui nidificano, si riproducono e verso l’inizio dell’autunno si radunano per spostarsi nei luoghi caldi dell’Africa, dell’India, della Cina, delle Isole Filippine. A trascorrere l’estate da noi di solito erano circa un milione. Ma stanno diminuendo ogni anno di più. E non solo in Italia ma in tutta Europa.
Le ragioni? Prima fra tutte l’uso sempre più massiccio di disinfestanti e pesticidi che uccidono gli insetti, il loro piatto forte. Pensate che una coppia con una covata di cinque pulcini consuma ben seimila mosche al giorno. Ad aggravare la situazione, si è scoperto che in Africa, dove le rondini vanno a svernare, e precisamente nella zona della Nigeria, esiste un immenso dormitorio.
Ospita milioni e milioni di rondini che la popolazione locale si mangia allegramente. Per forza non arrivano in Europa ! Un altro problema provocato dall’uomo complica la vita a questi poveri animali: l’innalzamento della temperatura globale del pianeta ha reso più difficile la migrazione e molte rondini muoiono durante l’attraversamento del deserto del Sahara.
La simbologia
La Rondine è un segno di Resurrezione. La Rondine è il simbolo dell’Anima. È l’aspetto femminile, l’anima purificata, rappresentata dalle principali dee dell’antichità, perché anch’essa è rappresentazione della Dea e dell’Anima.
Per i Bambara del Mali la rondine è simbolo di purezza perché non si posa mai sulla terra, considerata macchiata (impura) sin dall’inizio dei tempi.
Nell’Islam è il simbolo della rinuncia e della buona compagnia ed è chiamata anche “uccello del paradiso”.
Nel Cristianesimo è il simbolo della resurrezione di Cristo perché la rondine ritorna in primavera, come la Pasqua, e segna il risveglio della natura. Troviamo un significato analogo nella mitologia celtica, dove la rondine rappresenta la fecondità e i cicli che si alternano in natura.
Cenni storici
Nella tradizione dell’antico Egitto questo leggiadro uccello era sacro alla dea Iside, in quella greca ad Afrodite, in quella babilonese a Ishtar e nella tradizione cristiana alla Vergine Maria, come magistralmente rappresentato nell’opera “La Madonna della Rondine” dal maestro Carlo Crivelli, realizzata tra il 1490 e il 1492.
Nell’antico Egitto le rondini erano nominate nei Testi delle Piramidi in associazione alle “Imperiture Stelle del Nord”. Le stelle del nord erano le stelle del Grande Carro, che non tramontando mai erano, per questo, associate all’Immortalità.
Inoltre l’Immortalità, secondo le antiche scuole di saggezza, era il completamento di un processo d’iniziazione che portava il sovrano a rinascere simbolicamente in vita e manifestare lo Spirito in terra.
Inoltre, sempre in Egitto una leggenda narra che la dea Iside di notte si trasforma in rondine e vola intorno al sarcofago di Osiride, lamentandosi con grida di pianto fino al ritorno del sole.
Tale processo è simile a quanto nella tradizione cristiana si dice della rondine, che tornando ogni primavera, simboleggia la Resurrezione e la Vita, cioè l’energia solare che sancisce la rinascita dell’Uomo.
Nella Bibbia è il profeta Geremia a citare quest’uccello: “Anche la cicogna nel cielo conosce i suoi tempi; la tortora la rondinella e la gru osservano la data del loro ritorno” (Ger 8.7). Una frase che lascia intendere che il ritorno dell’uomo sacro (portato simbolicamente dalla cicogna) avverrà attraverso una purificazione (la tortora) che ottenuta mediante il fuoco (la gru o fenice) sancirà la sua rinascita (rappresentata dalla rondine). La scelta dei Grandi Saggi di raffigurare quest’uccello non è stata quindi casuale.
La legge del mare
Secondo la legge del mare una volta accumulate cinquemila miglia di navigazione per tradizione sul petto del marinaio si tatuava una rondine. Dopo altre cinquemila miglia, sull’altra parte del petto si tatuava la seconda rondine. Rappresenta il Viaggio e la Libertà ed è il simbolo dell’Eterno Ritorno. Può anche significare Nostalgia di casa, visto che in primavera la rondine torna sempre nel luogo da cui è partita l’anno prima.