In un vecchio paese chiamato Curon, c’era una donna trasformata in spirito per un incantesimo. Viveva da sola in una malga e tutto ciò che cucinava sembrava carbone e cenere. Due cacciatori, cercando riparo, passarono la notte nella malga. A mezzanotte, lo spirito cucinò un piatto strano che sembrava inedibile, ma era in realtà delizioso.
Con sorpresa, i cacciatori scoprirono che il cibo era squisito e, mangiandolo, liberarono lo spirito dall’incantesimo. Le ultime parole dello spirito furono di gratitudine:
“Grazie di cuore! Nessuno aveva mai assaggiato i miei pasti. Voi siete stati gli unici. Un incantesimo mi ha condannata a vivere come spirito, e solo chi avesse avuto il coraggio di assaggiare i miei pasti mi avrebbe liberata. Per questo ve ne sarò eternamente grata”.
Dopo queste parole, lo spirito si sollevò e volò via, finalmente libera.