LA VERA STORIA DI THE CONJURING 2: IL CASO ENFIELD

Caso Enfield: Poltergeist o messinscena? Parliamo dei fenomeni paranormali che nel 1977-78 hanno interessato la famiglia Hodgson e che hanno ispirato il film The Conjuring 2

 

Madison Wolfe nel poster di The Conjuring 2
Il poster di The Conjuring 2

 

 

In The Conjuring 2 – Il Caso Enfield, le vicende narrate almeno sino ad un certo punto, seguono fedelmente resoconti e racconti dell’epoca.

Il Caso Enfield: La Vera Storia

Il vero Caso Enfield è infatti uno dei più studiati e documentati nella storia dei poltergeist, oltre ad essere uno dei più duraturi. Per oltre tredici mesi gli Hodgson ebbero a che fare con degli strani fenomeni che riguardavano la piccola Janet Hodgson ed in misura minore sua sorella maggiore, Margaret.

Le vicende della casa popolare di Green Street sono ancora oggi oggetto di controversia, dato che alcuni credono ciecamente in quanto riportato da Playfair nel suo libro This House is Haunted: The True Story of a Poltergeist, mentre altri ritengono più che discutibili le prove raccolte da Grosse e Playfair.

 

Che tu voglia credere ai fatti raccontati o che tu voglia abbracciare la spiegazione con i salti dal letto e le false corde vocali, questo è un piccolo resoconto dei fatti che tra l’agosto del 1977 e l’ottobre del 1978 hanno terrorizzato Enfield, borgo a nord di Londra.

 

 

La Vera Storia del Caso Enfield: poltergeist o messinscena?

Enfield: La Famiglia Hodgson nel 1977

Una foto di famiglia degli Hodgson nel 1977. Da sinistra a destra: Janet, Billy, Peggy, Johnny e Margaret.

 

Gli Inizi

La controversa storia del poltergeist di Enfield ha inizio il 30 agosto del 1977. La famiglia Hodgson, composta da Peggy e dai suoi quattro figli (Margaret, Janet, Johnny e Billy) vive all’interno della casa popolare al 284 di Green Street, ad Enfield.

È in quella sera che la piccola Janet (11 anni) dice alla mamma che il suo letto sobbalzaPeggy non dà peso alla cosa, ma Janet e il fratellino restano svegli per buona parte della notte.

 

La notte successiva, 31 agosto, Janet ed il fratello Johnny (10 anni) non riescono a dormire a causa di alcuni rumori. Giunta nella stanza, Peggy non sente nulla e, pensando a dei capricci, invita i bambini a smettere di giocare. Nel momento in cui spegne la luce, però, la stessa Peggy inizia a sentire dei rumori, descritti come i passi di qualcuno che trascina le pantofole.

Peggy si mette a sedere sul letto per cercare di tranquillizzare i figli. Pochi minuti dopo una pesante cassettiera di rovere, posta in un angolo delle stanza, si muove. Peggy la spinge al suo posto, ma il mobile si muove nuovamente fin quasi a bloccare la porta. Quando Peggy prova a rimetterla al suo posto, questa non si sposta di un centimetro. A quel punto iniziano dei violenti colpi alle pareti, una sorta di incessante bussare (successivamente classificato come “rap” da rapping, bussare).

Enfield: Una foto degli Hodgson nella sera del 31 agosto 1977

Gli Hodgson la sera del 31 Agosto 1977. Sullo sfondo Vic e Peggy Notthingham.

 

Il sopralluogo della polizia

Peggy, spaventata, prende i bambini e corre a casa dei vicini, Vic e Peggy NottinghamVic, un uomo grande e grosso, temendo un’intrusione da parte dei ladri, ispeziona l’abitazione degli Hodgson. Non trova nessuno in casa, ma sente i colpi provenire dalle pareti e, allarmato, chiama la polizia.

Intervengono due agenti che, pur sentendo gli stessi rumori, non trovano niente di insolito all’interno della casa. Tuttavia uno degli agenti, Carolyn Heeps, rilascia una dichiarazione ufficiale nella quale racconta di aver visto una sedia muoversi da sola.

 

L’intervento della stampa

Nei giorni successivi Peggy Hodgson, terrorizzata dall’intensificarsi dei fenomeni, contatta preti, medium e stampa. Due giornalisti del Daily Mirror, il reporter Douglas Bence e il fotografo Graham Morris, accorrono sul posto.

Durante la loro visita non succede nulla, ma quando i due lasciano la casa i rumori riprendono, più forti di prima. Graham Morris rientra immediatamente per cercare di fotografare alcuni mattoncini Lego che fluttuano nell’aria, ma viene colpito sulla fronte, a poca distanza dall’occhio, da uno di questi.

Enfield: La Prima Pagina del Daily Mirror del 10 Settembre 1977

La prima pagina del Daily Mirror del 10 settembre 1977.

 

Gli studi della Society for Psychical Research

Viene richiesto l’ausilio della Society for Psychical Research (SPR). Ad intervenire sul posto è Maurice Grosse che per sei mesi documenta un crescendo dell’orrore attorno alla piccola Janet. Dopo pochi giorni di permanenza, Grosse assiste alla levitazione di mattoncini Lego, biglie ed altri giocattoli, che una volta caduti a terra si rivelano bollenti (caratteristica tipica dei casi di poltergeist). Un altro fenomeno insolito di cui Grosse è testimone è il fatto che le biglie, una volta atterrate, non rimbalzino.

Il 12 settembre Grosse viene raggiunto da Guy Playfair, altro membro della SPR. I due investigatori sentono e registrano il bussare riferito da Peggy e dalla sua famiglia e raccontano che, se ci si avvicina alla presunta fonte del rumore, questo si sposta man mano, come provenisse da più parti contemporaneamente. Assistono a fenomeni crescenti fino a raccontare di divani che galleggiano nell’aria e latrati di cani provenienti da stanze vuote.

Enfield: I documenti della SPR sul poltergeist di Enfield.

Un giorno Maurice Grosse ed il vicino Vic sentono delle urla strazianti e si precipitano all’esterno della casa, dove trovano Margaret, la sorella maggiore di Janet, in lacrime in piedi in una posizione anomala sulle scale. La ragazza urla “I can’t move! It’s holding my leg!” (Non riesco a muovermi, mi trattiene per la gamba). Entrambi gli uomini prendono saldamente la gamba della piccola Margaret per tentare di muoverla, riuscendoci solo con estremo sforzo.

 

Il crescendo del dicembre 1977

Janet inizia ad essere scoperta e spintonata durante il sonno. Una sera Grosse e Playfair rimuovono tutti gli oggetti presenti nella camera di Janet per vedere cosa sarebbe successo se nella stanza non ci fosse stato niente. Quella stessa notte vengono svegliati da un frastuono inquietante per scoprire che, in un’altra stanza al piano superiore, un camino è stato completamente staccato dal muro in cui era incassato. Siamo al 15 dicembre, Janet ha il suo primo ciclo mestruale.

Enfield: La Levitazione di Janet Hodgson

Una delle fotografie scattate con una camera a comando remoto da Grosse e Playfair nel dicembre 1977.

 

Nel dicembre 1977 vengono riportati i fenomeni di levitazione. Anche se le numerose fotografie scattate a distanza dai due ricercatori della SPR vengono etichettate come prova di una messinscena (il corpo di Janet è in tensione, come durante un salto), due differenti testimoni raccontano di aver visto levitare la ragazzina ed alcuni giocattoli attraverso la finestra.

Una sera Janet, a letto nella stessa camera con Margaret e la madre, si sente afferrare per un braccio da mani gelide e tirare fuori dal letto, viene trascinata verso la porta che si apre da sola e percorre mezza rampa di scale a testa in avanti prima di essere fermata da Grosse e Playfair.

 

La voce di Bill

È ancora nel dicembre 1977 che Maurice Grosse decide di sfidare il poltergeist a parlare. Nel giro di poco tempo una voce rauca e gutturale, simile a quella di uomo anziano ma proveniente da Janet, inizia a dialogare con i presenti.

Tra le varie identità assunte dalla voce, vi è quella di Bill Wilkins, un tempo inquilino della casa di Green Street. “Sono diventato cieco, poi ho avuto un’emorragia, mi sono addormentato e sono morto su una sedia in un angolo al piano di sotto”, dice la voce di Bill. A distanza di poche settimane Terry Wilkins, figlio di Bill, conferma la veridicità dei fatti.

Enfield: Maurice Grosse e Janet Hodgson durante uno stato di trance.

Maurice Grosse cerca di tranquillizzare Janet Hodgson durante uno dei suoi stati di trance.

 

La stessa voce – che secondo alcuni scienziati può essere prodotta con estremo sforzo dalle false corde vocali – inizia ad uscire anche dal corpo di Margaret. Prima di allora le due bambine sapevano che Bill era morto in quella casa, ma ignoravano totalmente le circostanze della morte.

 

Il coinvolgimento di Ed e Lorraine Warren

Ed e Lorraine Warren nel 1976.

Ed e Lorraine Warren nel 1976.

Dal settembre ’77 al luglio ’78 vengono interpellati numerosi medium, tra i quali anche Ed e Lorraine Warren. Ognuno racconta una differente visione della storia. C’è chi tira in ballo la figlia ventiquattrenne di Maurice Grosse (morta nel 1976); chi racconta le vite precedenti di Janet e chi riferisce di entità malevole presenti nella casa. Tutti, però, sembrano essere d’accordo sulla veridicità degli avvenimenti.

Ed e Lorraine Warren, protagonisti della pellicola, in realtà si trattengono solo un giorno nella casa di Green Street. Lorraine Warren dichiara di aver visto personalmente Janet e Margaret levitare.

 

La stessa Lorraine riferisce di aver visto Janet sparire di fronte ai suoi occhi per poi riapparire in una scatola per fusibili di grosse dimensioni, in una posa innaturale e contorta. I Warren ed i ricercatori della SPR tentano di riprodurre la stessa posizione assunta da Janet all’interno di quello spazio angusto, senza riuscirci.

Ed e Lorraine Warren al 112 Ocean Drive di Amityville

Ed e Lorraine Warren nel 1976 al 112 di Ocean Drive ad Amityville: la scena usata da James Wan per aprire il film The Conjuring – Il Caso Enfield.

 

Critica e scetticismo

Alcuni visitatori della casa Enfield sono meno convinti della veridicità degli accadimenti del caso, tra questi in particolare la studiosa della SPR Anita Gregory, che descrive le prove raccolte presso la casa come “discutibili”, “esagerate” e “patetiche”.

A riprova della sua teoria, la Gregory fornisce un video girato in segreto nel quale si vede chiaramente Janet piegare un cucchiaio e saltare su e giù dal letto agitando le braccia.

 

Molti anni dopo Janet, adesso madre di tre figli, proprio riguardo quel video dichiara che “There was times when things would happen and times when they wouldn’t” (ci sono stati momenti in cui le cose succedevano e momenti in cui non succedevano), lasciando intendere che in alcuni casi, per non “deludere” i presenti, ha simulato alcuni eventi. Alla domanda di un giornalista del Telegraph, “Quanto dei fenomeni di Enfield è stato simulato?” lei risponde “I’d say 2 per cent” (il 2%).

 

 

L’epilogo

Il 25 luglio del 1978 la piccola Janet viene ricoverata presso il reparto psichiatrico del Maudsley Hospital. In sua assenza i fenomeni nella casa al 284 di Green Street si attenuano notevolmente, senza però scomparire del tutto. Al suo rientro, a settembre, il tutto sembra star per ricominciare con la stessa violenza di prima, ma l’intervento di un medium, Dono Gmelig-Meyling, nel mese di ottobre del 1978 riporta la situazione alla normalità dopo tredici lunghissimi mesi.

A svanire, in realtà, è il clamore mediatico, non le sfide per la provata famiglia Hodgson. Il fratello minore di Janet, Johnny muore di cancro ad appena 14 anni. Peggy ed il suo ultimogenito, Billy, restano nella casa di Enfield per oltre due decadi, durante le quali i rumori alle pareti riprendono, così come quel continuo sentirsi osservati. Peggy muore di cancro al seno nel 2003.

 

Janet lascia la casa a soli 16 anni, appena cinque anni dopo gli eventi. Si sposa molto giovane. Adesso è una donna ed ha un enorme trauma alle spalle: ha perso un figlio, appena diciottenne, morto durante il sonno.

 

Il 284 di Green Street dopo gli Hodgson

Dopo la morte di Peggy Hodgson (2003), Clare Bennett ed i suoi quattro figli si trasferiscono nella casa al 284 di Green Street. Sono passati 25 anni dall’attenzione della stampa su quella specifica abitazione, per questo i Bennett al momento del trasferimento ignorano i trascorsi. Qualche giorno dopo riferiscono di strane sensazioni, di un costante sentirsi osservati. Durante la notte si sentono distintamente delle voci provenire dal piano di sotto.

È solo qualche settimana dopo il trasferimento che Clare, preoccupata dagli eventi, scopre cosa era accaduto anni prima in quella stessa casa. Uno dei suoi figli, Shaka (15 anni), la sveglia terrorizzato nel cuore della notte raccontandole di aver visto un uomo nella sua stanza. Il giorno successivo, dopo appena due mesi di permanenza, Clare e la sua famiglia lasciano la casa.

Oggi al 284 di Green Street vive un’altra famiglia, che giustamente vuole star lontana dai riflettori.

Enfield: il 284 di Green Street.

Come appare oggi la casa al 284 di Green Street, Enfield.

 

Fonte: deliria

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