La spiegazione scientifica
Le stigmate sono segni sanguinanti che si dice comparirebbero in modo misterioso sul palmo delle mani, sui piedi, talvolta sulla fronte e al costato di alcuni “mistici”.
Tali segni indicherebbero che chi le porta partecipa della passione di Cristo al punto da mostrarne perfino gli stessi traumi fisici.
Ecco la posizione della scienza:
Le stigmate sono un fenomeno che dipende dalla tradizione culturale di chi le porta. Non sono noti esempi di stigmatizzati non cristiani, per esempio. Si diffusero solo dopo San Francesco, primo stigmatizzato della storia, che le mostrò dal 1224. I segni dei chiodi nelle mani, inoltre, sono nelle posizioni in cui li raffigura l’iconografia tradizionale, ovvero al centro del palmo, e non – come pare si usasse invece all’epoca di Cristo – nel polso.
Non si è nemmeno sicuri di come esattamente il fenomeno insorgerebbe. Non si hanno casi attendibili in cui scienziati abbiano assistito alla comparsa delle stigmate in formazione, né sono mai state eseguite osservazioni rigorose e ininterrotte per stabilire se esse scomparivano naturalmente dopo un certo tempo.
Per spiegarle, oltre all’ipotesi del fenomeno soprannaturale, sono state avanzate alcune congetture:
- Affezione dermatologica, fraintesa da soggetti predisposti a interpretarla come segno soprannaturale.
- Fenomeno psicosomatico: nelle personalità isteriche è comune la comparsa di disturbi e ferite indotte sul corpo dalla psiche. Poiché esistono tratti di personalità simili tra molti mistici e gli isterici, anche per le stigmate potrebbe trattarsi di fenomeni dovuti a suggestione o ad autosuggestione. Inoltre, nonostante ogni tanto si legga il contrario, non è mai stato possibile provocare le stigmate tramite l’ipnosi.
- Lesioni autoinferte più o meno consapevolmente: il mistico si può provocare lesioni ai palmi durante un periodo di estasi, a volte semplicemente scavando la pelle con le unghie; altre volte, si è scoperto invece trattarsi di frode deliberata a scopo di fama, lucro, o per una malintesa interpretazione del significato della fede.
Fonte: massimopolidoro
Come si può sapere se sono autentiche ?
Il tema delle stigmate è molto serio e inquietante, e in questo senso la Chiesa è assai critica e a ragione molto severa prima di parlare della questione; è per questo che solo dopo studi rigorosi di medici e teologi si è pronunciata positivamente in un numero limitato di casi.
Le stigmate rappresentano un segno di ciò che Cristo ha sofferto durante la passione, e costituiscono quindi un dato teologico; ciò significa che sono la riproduzione fedele in alcune persone delle piaghe di Gesù al momento della sua crocifissione, soprattutto per quanto si riferisce al luogo (piedi, mani, costato, testa).
Nei casi approvati dalla Chiesa, le stigmate sono una grazia di Dio concessa a pochi santi, uno dei fenomeni corporali della mistica cristiana.
Quando la Chiesa riconosce il fenomeno come autentico lo accetta, ma in nessun caso lo propone perché venga creduto come dogma di fede.
La Chiesa non canonizza nessuno solo perché è stigmatizzato. Ciò che fa è riconoscere in un santo la sua esemplare vita cristiana, abbia o meno le stigmate.
Il fenomeno delle stigmate è una dimostrazione della realtà della passione di Cristo sulla Croce, della quale partecipano, per volontà di Dio, alcuni santi che hanno meditato e amato il sacrificio di Cristo crocifisso e offrono queste sofferenze con la spiritualità di San Paolo, che ha detto “Sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).
C’è chi afferma che lo stesso apostolo avesse le stigmate e che quando dice “io porto le stigmate di Gesù nel mio corpo” (Gal 6,17) non lo dica in modo metaforico ma reale.
Per gli stigmatizzati, le piaghe di Cristo sul proprio corpo sono una grazia immeritata. Se è una grazia, è Dio che la concede. Gli stigmatizzati non chiedono queste esperienze mistiche.
Ma a che scopo Dio concede le stigmate? Con le stigmate, Dio esprime il suo beneplacito per la santità di vita collegata all’accettazione consapevole della Croce assunta in modo spirituale; è quindi un’esperienza di dolore con tinte di allegria per la grazia ricevuta.
Lo stigmatizzato riceve la missione di essere profeta per ricordare agli uomini le realtà importanti, come far vedere fino a quale estremo Cristo ci ha redenti e perché quelli che soffrono si conformino a Cristo offrendo le proprie sofferenze per la salvezza delle anime.
Che criteri utilizza la Chiesa per provare che delle stigmate sono autentiche?
1.- Le stigmate saranno localizzate nei luoghi delle cinque piaghe di Cristo.
2.- Le stigmate appaiono tutte allo stesso tempo.
3.- Le stigmate appaiono spontaneamente mentre la persona prega in estasi.
4.- Non si possono spiegare con motivazioni naturali.
5.- Non degenerano in necrosi.
6.- Non emettono cattivo odore, anzi si parla di odore di fiori.
7.- Mancano di suppurazione o, il che è lo stesso, di infezioni.
8.- Sanguinano ogni giorno e a profusione.
9.- Restano inalterate malgrado le cure. Ciò significa che non subiscono processi di decomposizione.
10.- Provocano un’importante modifica dei tessuti.
11.- Assenza di una perfetta e istantanea cicatrizzazione.
12.- Sono accompagnate da forti dolori sia fisici che morali, come partecipazione alle sofferenze di Cristo (la mancanza di dolore è un segnale negativo che fa dubitare).
Se quanto detto non bastasse, si aggiunge lo studio della vita intera della persona coinvolta. Deve essere una persona che pratica le virtù cristiane in modo eroico; in particolare, deve spiccare il suo grande amore per l’umiltà e la croce.
Nel corso della storia si sono verificati molti casi; sono talmente numerosi che le stigmate si possono classificare come segue:
1.- Stigmatizzazioni di origine divina
2.- Stigmatizzazioni di origine diabolica
3.- Stigmatizzazioni di origine indefinita
4.- Stigmatizzazioni di origine nevrotica e/o psichica, in persone vittime di isteria che si provocano le ferite anche se in modo inconsapevole, ecc.
Per quanto possa sembrare strano, sono state registrate anche stigmate di origine diabolica.
Fonte: aleteia
Cosa sono le stigmate per la medicina ?
La parola stigmata deriva dal greco stìgma (plurale stìgmata) che vuol dire marchio, indicava il segno impresso con ferro rovente su animali o schiavi. Nella mistica cattolica per stigmate si intende la riproduzione delle piaghe di Cristo (o di altre conseguenze della passione: ferite della flagellazione, corona di spine…) nel corpo di alcuni santi. È necessario ricordare che, tra le centinaia di casi di stigmate segnalati, la Chiesa ne ha accettati come veritieri molto pochi.
Per la medicina le stigmate rientrano nel quadro di una manifestazione vistosa, chiamata porpora psicogenica (o sindrome di Gardner e Diamond), che compare in soggetti affetti da personalità isterica. L’isterico, per la sua suggestionabilità, può creare situazioni teatrali, esibizionistiche, volte ad attirare su di sé l’attenzione.
In questa situazione persone cariche di fede nella passione del Cristo possono arrivare anche a produrre le stigmate. La porpora psicogenica è ben nota infatti anche a chi si interessa di medicina psicosomatica: la situazione inconscia può dare luogo a un gran numero di affezioni, compresa questa.
Fonte: focus