PERICOLO 81: LA CASA INFESTATA

Benvenuti nel mio blog, oggi vi porterò in un affascinante viaggio nella campagna tra Frascati e Roma, alla scoperta di una misteriosa e inquietante villa abbandonata conosciuta come Pericolo 81. Questo luogo affascinante è famoso per le presunte presenze inquietanti e i fenomeni paranormali che vi si verificano.

Tuttavia, è importante sottolineare che queste testimonianze sono spesso basate su esperienze soggettive e non su evidenze scientifiche. La scienza non ha mai dimostrato l’esistenza dei fantasmi o di fenomeni paranormali.

In questo articolo, esploreremo tutto ciò che bisogna sapere su questa misteriosa villa, dalle sue origini alla sua reputazione attuale.

Pericolo 81, la casa stregata di Vermicino | Nemora

Pericolo 81 si trova in uno stato di degrado avanzato. Le pareti sono ricoperte di graffiti e la vegetazione selvaggia ha preso il sopravvento sui dintorni. L’atmosfera decadente e l’aspetto inquietante della villa contribuiscono a creare un’atmosfera suggestiva per coloro che decidono di esplorarla.

La leggenda

Secondo le fonti online, il nome “Pericolo 81” non deriva dal numero civico dell’abitazione, ma in realtà l’indirizzo esatto è il numero 112 di Via Colle Pizzuto. La storia che stiamo per raccontare è ambientata nel 1981 e ha tutte le caratteristiche di un racconto gotico.

All’inizio degli anni ’80, un uomo, sua moglie e la loro figlia di 7 anni vivevano in questa casa. Questo è l’unico punto su cui tutte le versioni della leggenda concordano.

Ciò che accade successivamente assume diverse sfumature a seconda delle versioni, ma una cosa è certa: il padre della bambina muore. Alcuni dicono che sia morto in guerra, altri semplicemente affermano che sia partito e non sia mai tornato. La moglie non riesce a superare questa tragedia e perde completamente la ragione.

In un accesso omicida, si avvicina alla figlia, che sta giocando serenamente sull’altalena in giardino, e la uccide (le versioni divergono tra strangolamento e sgozzamento, mentre una teoria minore parla di un lancio giù per le scale a chiocciola che collegano il piano terra al primo piano). Dopo aver mutilato il corpo della bambina, la madre seppellisce i pezzi in angoli diversi del giardino e poi si suicida gettandosi dalla finestra del secondo piano.

Da quel giorno, si dice che gli spiriti inquieti della madre e della figlia infestino la casa, manifestandosi a coloro che osano avventurarsi al suo interno. Si sentono grida, passi, l’altalena che si muove da sola, occhi rossi che brillano nell’oscurità. Diverse persone hanno riferito di aver avuto esperienze di forze soprannaturali maligne mentre camminavano tra quelle mura.

Un elemento che sicuramente cattura l’attenzione è la scala a chiocciola con il corrimano in ferro battuto, da cui si dice che la madre abbia gettato la figlia, secondo alcune fonti.

Sicurezza e Accesso alla Villa

È fondamentale ricordare che l’ingresso nella villa abbandonata è illegale e potenzialmente pericoloso. La struttura è instabile e il rischio di lesioni o incidenti è molto alto. Inoltre, le autorità locali e la proprietà privata non permettono l’accesso alla villa. L’esplorazione senza autorizzazione può comportare sanzioni legali e mettere a rischio la propria sicurezza.

Se sei interessato all’esplorazione urbana o ad una eventuale indagine paranormale, è importante adottare un approccio responsabile e sicuro. Evita di accedere a proprietà private senza autorizzazione e rispetta le leggi locali.

Cosa c’è di vero nella leggenda di Pericolo 81?

Nel 1981, non esiste alcuna registrazione di un omicidio che coinvolge questo luogo. La casa in questione risulta abbandonata dal 1984, ma non si conosce il proprietario attuale. Nel corso degli anni, il tempo ha trasformato la grande casa in un luogo misterioso e la gente ha iniziato a riempire gli spazi vuoti con la propria immaginazione. Questa comunità ha attribuito nuove identità a questo luogo e ha creato nuovi ricordi, mentre le persone che sono passate di qui hanno raccolto le suggestioni.

Considerando che non c’è alcuna prova di un omicidio-suicidio che abbia coinvolto fantasmi nel luogo chiamato Pericolo 81, gli appassionati del soprannaturale sostengono che le presenze avvertite qui siano entità evocate durante sessioni spiritiche e messe nere tenute nella casa. Queste entità potrebbero essere anime rancorose o demoni affamati. Nel corso degli anni, Pericolo 81 è stato oggetto di diverse indagini da parte di gruppi di ricerca sul paranormale, ma ogni indagine ha portato a conclusioni diverse.

In questa storia di orrore e tragedia, c’è un dettaglio che merita una riflessione. L’associazione tra i termini “1981” e “Vermicino” potrebbe far venire in mente a qualcuno una vera tragedia accaduta molto vicino a dove oggi si trova Pericolo 81: la morte di Alfredino Rampi. Il 10 giugno 1981, il piccolo Alfredo, di 6 anni, cadde in un pozzo artesiano appena scavato in un terreno vicino alla casa dove trascorreva le vacanze. Le squadre di soccorso e le forze dell’ordine arrivarono immediatamente sul posto e le 60 ore successive furono una corsa contro il tempo per cercare di salvare il bambino intrappolato a 60 metri di profondità.

Si tentò di tirare fuori il bambino in vari modi: prima calando nel pozzo una tavoletta affinché il bambino potesse aggrapparsi e essere tirato su (ma la tavoletta si incastrò e bloccò il pozzo), poi cercando di scavare un tunnel parallelo in tempi record per raggiungere Alfredino. Durante il salvataggio, il bambino riuscì a comunicare con sua madre Franca, i soccorritori e persino con l’allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, che si era recato sul posto, utilizzando un’elettrosonda a filo fornita dai tecnici RAI. Una diretta televisiva di 18 ore documentò l’esito finale della situazione.

Il 13 giugno, alle 5 del mattino, Alfredino smise di rispondere. Vennero introdotti nel pozzo uno stetoscopio – che non rilevò alcun battito cardiaco – e successivamente una telecamera, che confermò la morte del bambino. Il corpo fu recuperato solo l’11 luglio, un mese dopo.

Questa è la storia di un vero orrore, una storia che, insieme ad altre vicende altrettanto terribili e reali, sta gradualmente svanendo nel tempo.

È interessante notare come le leggende siano incredibilmente persistenti. Al contrario, è curioso come le esperienze traumatiche spesso vengano dimenticate rapidamente, come se si volesse esorcizzare i luoghi che sono stati teatro di sfortune e dolore. La mitologia sopravvive nelle narrazioni, mentre gli eventi di cronaca che costituiscono la Storia si disperdono.

L’ indagine del team A.P.I a Pericolo 81

Vi consiglio di iscrivervi al loro canale YouTube e seguirli sul loro profilo Instagram, gran bravi ragazzi con un potenziale davvero enorme nel mondo delle indagini a tema paranormale.

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