STUDI DELLA SCIENZA SULLA FAMOSA KAMEHAMEHA DI DRAGON BALL

 

C’abbiamo provato tutti in giovane età (a volte anche in età più matura), ad effettuare questa tecnica che il genio delle tartarughe insegna a Goku (che ne farà uso e abuso…).

 

Al contrario di quanto pensano in molti, l’anime tanto apprezzato sia dai giovani che dagli adulti non si basa solo su urla, trasformazioni, duri allenamenti, battaglie, amicizia.

 

Se vi dicessi che nel manga c’è anche della scienza ? No, non si tratta delle stravaganti invenzioni della Capsule Corporation ma della stessa Kamehameha.

 

 

Madre Natura è una fan di Dragonball

 

L’onda energetica si presenta come una sfera compatta e luminosa di colore azzurro.

Come già detto è impossibile generare qualcosa di simile con la propria aura, ma, in natura, esiste qualcosa di molto simile alla Kamehameha.

 

Si tratta delle così dette sfere globulari. Il fenomeno è stato osservato per la prima volta il 21 Ottobre 1628 nel Regno Unito quando una sfera di fuoco colpì radendo al suolo una chiesa.

Tuttavia, a causa dell’odore sulfureo rilasciato dai resti dell’edificio, la causa dell’incidente venne subito attribuita all’intervento del demonio.

 

Come si presentano le sfere globulari ?

 

I diversi avvistamenti non hanno ancora permesso agli scienziati di poter dare loro una spiegazione definitiva.

Ciò è dovuto al fatto che le sfere globulari si manifestano assumendo di colori diversi e comportandosi in modi altrettanto differenti.

 

Il tutto, probabilmente, a causa di una diversa composizione chimica dell’aria. nella maggior parte dei casi si presentano come sfere di fuoco dai movimenti imprevedibili i cui colori variano prevalentemente tra il giallo e il rosso (più o meno come la kamehameha x10 di Goku super Sayan 4).

 

In molti casi le sfere si dissolvono sparendo così come sono apparse: dal nulla. In altri avvistamenti, invece, le fiamme sono divampate provocando danni all’ambiente circostante. Inoltre, anche il diametro è variabile e ha un valore medio pari a circa due metri.

 

Tutto ciò, però, non ha scoraggiato gli scienziati che, hanno continuato a studiare il fenomeno fino ad essere in grado di fornire delle possibili spiegazioni in merio alle cause che ne sarebbero responsabili.

 

 

Le diverse teorie riguardo l’origine del fenomeno

 

Tralasciando quelle riguardanti demoni e alieni, tra le teorie sull’origine delle sfere globulari ve ne sono alcune davvero affascinanti. Il fisico Domokos Tar afferma che le sfere non sono altro che l’energia residua di un fulmine.

 

Quest’ultima risulterebbe quindi “intrappolata” in una zona circoscritta a causa di particolari condizioni atmosferiche.

Secondo uno studio pubblicato da Mario Rabinowitz sull’Astrophysics and Space Science Journal, invece, il fenomeno è la conseguenza della formazione di piccoli buchi neri primordiali, generati dalla rapida espansione dell’Universo ai suoi albori.

 

Un’altra possibile causa del fenomeno ci viene descritta da Graham Hubler, ricercature presso gli U.S. Naval Research Laboratory di Washington.

 

Lo studioso crede che quando un fulmine colpisce il terreno decompone alcuni elementi chimici tra cui il silicio.

 

Questi, a causa dell’elevata temperatura reagirebbero con l’ossigeno producendo del plasma incandescente dando vita alle sfere globulari.

 

 

Sfere globulari fai-da-te

 

Se è vero che l’onda energetica non può essere eseguita utilizzando la nostra aura, non vuol dire che l’uomo non sia in grado di riprodurla artificialmente.

 

Quest’idea è alla base di molti esperimenti svolti proprio per replicare la formazione delle sfere globulari in laboratorio.

Il più curioso tra i quali è quello eseguito da Eli Jerby Vladimir Dikhtyar in quanto perfettamente replicabile in casa.

 

Per eseguirlo, infatti, basta un semplice forno a microonde come mostrato nel seguente video.

Come si può osservare dal video, i due scienziati sono stati in grado di creare delle sfere di plasma contenute all’interno di una cavità vitrea e dall’aspetto simile ai fulmini globulari.

 

L’esperimento sembra dunque essere riuscito perfettamente, ma, in ogni caso, è bene ricordare che, per quanto sia semplice, è meglio non farlo in casa.

 

Fonte: superuovo

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