DIFFERENZE FRA PAGANESIMO NORRENO E PAGANESIMO CELTICO

Il paganesimo norreno e il paganesimo celtico sono due antiche tradizioni spirituali che hanno avuto origine nelle terre settentrionali dell’europa. Nonostante le somiglianze superficiali, ci sono molte differenze tra queste due culture.

La differenza fra il culto lunare dei celti e quello solare per i norreni

Culto Lunare dei Celti: Il culto lunare dei Celti era strettamente legato ai cicli della luna. Questo si rifletteva nelle loro festività e nei loro riti, che erano spesso sincronizzati con le fasi lunari. Ad esempio, la festa di Samhain, che segnava l’inizio del nuovo anno celtico, era celebrata al tramonto, un momento del giorno governato dalla luna.

Culto Solare dei Norreni: Il culto solare dei Norreni, d’altra parte, era centrato sul sole e sui suoi cicli. Le festività norrene, come l’equinozio di primavera (Ostara) e il solstizio d’estate, erano legate al ciclo solare. Ad esempio, Yule (il solstizio d’inverno), cadeva nel giorno in cui si festeggiava il padre degli dei, Odino, e il dio Freyr (fratello della dea Freya), dio del sole e della fertilità.

In entrambe le culture, sia il sole che la luna avevano un ruolo importante, ma ciascuna dava più valore a uno rispetto all’altro. Questo si rifletteva nelle loro pratiche religiose, nei loro miti e nelle loro festività.


2 Religioni politeiste

Entrambe le forme di paganesimo, norreno e celtico, sono forme di politeismo. Veneravano un pantheon di divinità diverse, ognuna con i propri ruoli e attributi specifici. Nel paganesimo norreno, ad esempio, le divinità erano suddivise in due gruppi principali, gli Æsir e i Vanir.

Anche nel paganesimo celtico esiste una suddivisione delle divinità. Tuttavia, a differenza del paganesimo norreno, la suddivisione non è così netta o strutturata. Il pantheon celtico comprendeva più di 400 divinità, ognuna delle quali simboleggiava un aspetto del mondo o della vita, dai fiumi alla guerra, d’altra parte, il paganesimo norreno ha un numero di divinità significativamente minore.

Molte di queste divinità erano venerate solo in specifiche regioni o territori. Inoltre, le divinità celtiche spesso avevano poteri e capacità in diversi ambiti, il che rende difficile categorizzarle facilmente.


Culto Matriarcale del Paganesimo Celtico

Il paganesimo celtico dava molta importanza alle figure femminili. Questo è noto come un culto matriarcale. Nel paganesimo celtico, le dee erano molto rispettate e venerate. Ad esempio, la Dea Morrigan era una figura molto importante. I Celti credevano che le dee avessero poteri speciali e che potessero influenzare la vita quotidiana delle persone.

Culto Patriarcale del Paganesimo Norreno

Il paganesimo norreno, al contrario, dava più importanza alle figure maschili. Questo è noto come un culto patriarcale. Nel paganesimo norreno, le figure maschili più importanti sono Odino e Thor che sarebbe il figlio proprio di Odino e della dea della Terra chiamata Jǫrð. Odino, ad esempio, era considerato il padre degli dei, i norreni credevano che queste figure maschili avessero poteri speciali e che potessero influenzare la vita quotidiana delle persone.

Nel paganesimo norreno ci sono anche figure femminili molto importanti come la dea Freya e la dea Frigg.

Freya è una delle dee più importanti nel paganesimo norreno. È conosciuta per essere la regina delle valchirie e come la dea dell’amore, della bellezza, della passione e della fertilità. Freya aveva un ruolo centrale nelle storie e nelle credenze dei popoli del nord. Era anche associata alla fertilità del suolo e all’abbondanza dei raccolti. I raccolti prosperi erano considerati doni della sua benevolenza. Inoltre, i popoli del nord onoravano la dea Freya attraverso vari riti e celebrazioni.

Frigg, d’altra parte, è una delle più rilevanti divinità nella mitologia norrena. È la moglie di Odino, il signore degli dei, ed è nota per la sua saggezza e la sua capacità di vedere il futuro. Frigg è la dea del matrimonio e della maternità. Nonostante le sue caratteristiche di forza e indipendenza, Frigg è avvolta da una profonda aura di mistero e di leggerezza


Riti e Pratiche Religiose del Paganesimo Celtico e Norreno

Paganesimo Celtico

I Celti celebravano i loro riti e sacrifici generalmente nei boschi, in particolari luoghi chiamati “nemeton”, che corrispondevano a radure o tumuli situati all’interno di un bosco. Questi riti avevano lo scopo di raggiungere determinati obiettivi, come placare l’ira degli dei o ottenere la loro protezione.

Inoltre, molti Celti credevano nella presenza degli spiriti nella natura, come gli spiriti degli alberi, dei fiumi o delle montagne. Questi spiriti venivano venerati e si credeva che potessero influenzare la vita quotidiana delle persone.

Paganesimo Norreno

Nel paganesimo norreno, i riti religiosi avevano un ruolo molto importante. I re e i capi giocavano un ruolo centrale nel compiere atti pubblici di sacrificio. Questi riti si svolgevano in vari spazi cultuali, inizialmente spazi esterni, come boschetti e laghi. Inoltre, era frequente la pratica del Seiðr, una forma di stregoneria che alcuni studiosi descrivono come sciamanica. I praticanti del paganesimo norreno spesso onoravano la natura e i suoi cicli, rispettando la terra, l’acqua, il fuoco e l’aria, nonché gli animali e le piante.

Entrambe le culture avevano riti e pratiche religiose specifiche, con un forte legame con le festività e i cicli stagionali. Celebravano le stagioni e gli eventi naturali, come l’equinozio o il solstizio, attraverso riti e cerimonie. Queste celebrazioni erano spesso legate alla fertilità e alla rinascita della natura.

Una delle principali differenze tra i due è il luogo in cui si svolgevano i riti. Mentre i Celti celebravano i loro riti nei boschi, i Norreni li celebravano in vari spazi, sia interni che esterni. Un’altra differenza è la figura centrale nei riti: nel paganesimo norreno, i re e i capi avevano un ruolo centrale, mentre nel paganesimo celtico, non esiste una figura simile.

La società celtica era composta da una gerarchia di diversi gruppi separati. Alla sommità c’erano i governanti e i guerrieri, poi c’erano i capi religiosi, i druidi, infine gli artigiani specializzati, i commercianti, gli agricoltori e gli schiavi. Quindi, anche se non avevano un ruolo centrale nei riti religiosi come nel paganesimo norreno, i re, le regine e i capi erano presenti nella società celtica.

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