ANALIZZIAMO IL CONCETTO DEL PARANORMALE

Il termine “paranormale” si riferisce a fenomeni, anche chiamati “anomali”, che sembrano andare contro le leggi della fisica e gli assunti scientifici. Quando questi fenomeni vengono misurati utilizzando il metodo scientifico, risultano essere inesistenti o, nel caso in cui esistano, possono comunque essere spiegati con le conoscenze attuali.

Secondo i parapsicologi, esistono fenomeni che non possono essere spiegati dalle leggi scientifiche attuali. La maggior parte di loro si aspetta che ricerche future possano spiegare queste anomalie, anche se ritengono che ciò non avverrà fino a quando non ci sarà una rivoluzione nella scienza attuale.

La definizione di “fenomeno anomalo” è data dai parapsicologi stessi, poiché si tratta di fenomeni difficilmente spiegabili secondo i modelli scientifici attuali.

La scienza attuale non riconosce l’esistenza del paranormale, poiché i fenomeni ad esso associati non sono stati provati fino ad oggi. Le organizzazioni che conducono ricerche e verifiche su presunti fenomeni paranormali, come il CICAP in Italia, condividono la stessa posizione, sottolineando che finora nessun fenomeno paranormale è stato dimostrato come esistente.

Definizione di paranormale 

Il termine “paranormale” non ha una definizione rigorosa e universalmente accettata. Alcuni lo usano per riferirsi al campo di studio della parapsicologia, che si occupa di fenomeni come telepatia, chiaroveggenza, precognizione, e poteri mentali come telecinesi e pirocinesi, oltre alle manifestazioni di fantasmi.

Per comprendere meglio, guardiamo cosa significano telepatia e chiaroveggenza:

  1. Telepatia: Comunicazione o conoscenza dei pensieri di un’altra persona. Si riferisce alle esperienze soggettive, come sentimenti o idee.
  2. Chiaroveggenza: Visione di eventi nascosti o futuri senza l’uso degli organi di senso noti.

La parola “paranormale” è spesso usata in senso più ampio per includere fenomeni considerati scientificamente inattendibili o inspiegabili, come esperienze extracorporee, il triangolo delle Bermude, miracoli, poteri dei fachiri, ecc.

Il Journal of Parapsychology definisce come “paranormale” qualsiasi fenomeno che supera i limiti di ciò che è considerato fisicamente possibile secondo le conoscenze scientifiche del momento.

In comune a questi fenomeni è la mancanza di prove oggettive a sostegno della loro esistenza. Le cause dell’erronea attribuzione di fenomeni paranormali sono fenomeni naturali scambiati per sovrannaturali, autosuggestione e la produzione di falsi fenomeni con l’inganno.

Alcuni fenomeni anomali rientrano nella “scienza patologica”, idee difficili da abbandonare anche dopo essere state considerate erronee dalla maggior parte degli studiosi in un determinato settore.

Paranormale e religione

Le differenze tra il paranormale e la religione si basano principalmente sul piano empirico. Le affermazioni legate al paranormale riguardano il mondo fisico e possono essere esaminate attraverso la ricerca scientifica. D’altro canto, la religione fa parte del mondo della metafisica e non può essere sottoposta a indagine scientifica.

Nonostante ciò, i due ambiti talvolta si sfiorano senza necessariamente sovrapporsi. Per esempio, nel rito religioso dell’eucaristia, la Chiesa cattolica afferma la trasformazione del pane nella sostanza del Corpo di Cristo e del vino nel Sangue di Cristo, pur mantenendo inalterate le caratteristiche visibili del pane e del vino. Tuttavia, la base di questo rito risiede principalmente nella fede anziché nell’analisi scientifica.

In alcuni casi, potrebbero esserci punti di convergenza tra il paranormale e alcuni fenomeni religiosi, noti come “paranormale religioso”. Ad esempio, i miracoli possono essere fenomeni empirici suscettibili di indagine scientifica, ma la religione attribuisce loro significati specifici basati sulla fede.

Presunti preconcetti sul paranormale e rapporto con la scienza

La scienza non accetta il paranormale perché non spiegabile

Spesso, nel linguaggio comune, si confondono i fenomeni scientificamente non spiegati con quelli paranormali. Tuttavia, c’è una chiara differenza tra questi due concetti.

I primi sono fenomeni (biologici, fisici, ecc.) che possono essere osservati anche in condizioni scientificamente controllate, ma per i quali la scienza finora non ha fornito una spiegazione completa. Ad esempio, possiamo descrivere il comportamento dei fulmini globulari, ma non sappiamo ancora spiegare completamente come si formano.

I secondi sono fenomeni che, nonostante le molte affermazioni, non sono mai stati osservati in condizioni scientificamente controllate, specialmente per quanto riguarda la ripetibilità degli esperimenti.

La differenza non risiede tra fenomeni “non ancora spiegati” e fenomeni “inspiegabili tout-court”, come spesso si crede.

L’osservazione di fatti veri ma non spiegati è ciò che ha guidato lo sviluppo delle teorie scientifiche (pensiamo alle osservazioni che hanno portato alla teoria della meccanica quantistica).

Al contrario, molti fenomeni “paranormali” possono essere spiegati in base alle conoscenze scientifiche o, in alcuni casi, sono il risultato di trucchi di illusionismo.

In generale, all’aumentare del controllo sperimentale per evitare errori o frodi, la frequenza dei fenomeni paranormali diminuisce e scompare del tutto quando si applica un rigoroso controllo scientifico.

La differenza tra “scientifico” e “non scientifico” si basa quindi sulla possibilità di osservare i fenomeni in condizioni scientificamente controllate, non sulla loro spiegabilità o inspiegabilità.

La scienza rifiuta ciò che non sa spiegare

Un comune fraintendimento è pensare che la scienza respinga ciò che non può comprendere. Al contrario, la scienza esiste per indagare proprio ciò che al momento non si sa spiegare. Uno scienziato che riuscisse a replicare fenomeni come la telecinesi, la telepatia o la precognizione diventerebbe non solo famoso, ma anche molto ricco.

Quindi, non è credibile l’idea, sostenuta da alcuni credenti nel paranormale, che ci sia una sorta di “complotto” tra gli scienziati per nascondere risultati a favore delle teorie parapsicologiche.

Coloro che credono nei fenomeni paranormali sostengono che tra gli scienziati ci sia uno scetticismo preconcetto, ovvero una convinzione preesistente che il paranormale non possa esistere. D’altra parte, gli scettici fanno notare che su alcuni effetti (come l'”Effetto Marte” di Gauquelin), persino i parapsicologi stessi (dopo anche 15 anni di studi) hanno dovuto ammettere l’assenza di fenomeni anomali.

In sintesi, la scienza non è in grado di trovare fenomeni paranormali veri da spiegare […] la telepatia, la psicocinesi o la chiaroveggenza non sono ‘inspiegabili’, sono semplicemente eventi che non sono mai accaduti, nel senso che tali fenomeni non si sono mai verificati in condizioni controllate.

Ciò che in passato era considerato “paranormale” (come il fulmine) è oggi parte del normale campo di studio scientifico, mentre discipline che erano una volta considerate scientifiche sono passate nel campo “paranormale” perché non sono più in grado di rispettare i nuovi standard di verificabilità richiesti dai concetti moderni di scienza. Un esempio è l’astrologia.

La scienza rifiuta ciò che non spiega attraverso i suoi metodi

La scienza non rappresenta la totalità della conoscenza, come sostiene chiaramente l’epistemologia. È un tipo di conoscenza umana che basa le sue affermazioni su un metodo specifico chiamato metodo scientifico. Questo metodo richiede che un’affermazione, per essere considerata “vera”, sia verificabile e, secondo Karl Popper, falsificabile.

Il problema con il paranormale sorge perché coloro che lo studiano affermano di cercare una verità di tipo scientifico, ma evitano le verifiche tipiche del metodo scientifico. In un esperimento scientifico, è sempre necessario verificare che (a) non esista un’explicazione più semplice del fenomeno (principio di Occam); (b) siano state escluse manipolazioni, contaminazioni o interferenze; (c) i risultati siano statisticamente significativi; (d) i risultati siano verificabili da altri ricercatori; (e) i risultati siano ripetibili.

Nel caso del paranormale, spesso queste regole non vengono rispettate. I tentativi di controllare chi afferma di avere poteri paranormali si sono conclusi senza risultati.

Secondo i sostenitori del paranormale, ciò non significa che il paranormale non esista, ma che gli esperimenti potrebbero non essere ancora adeguati, come le onde radio che esistevano prima che potessero essere misurate.

Secondo loro, la scienza dovrebbe espandere il suo campo di conoscenza per spiegare questi fenomeni inspiegabili secondo i paradigmi attuali.

Questo non implica che i fenomeni paranormali siano “falsi”, ma che potrebbero esistere leggi scientifiche al di là dei confini attuali della scienza o fenomeni che la scienza non può indagare in modo adeguato.

I sostenitori del paranormale sostengono che l’atteggiamento scientifico dovrebbe essere aperto e non scettico, poiché lo scetticismo implica un rifiuto preconcetto, incompatibile con l’imparzialità nella ricerca.

Tuttavia, è importante mantenere l’integrità del metodo scientifico, poiché abbassare il livello di controllo e verifica può danneggiare la reputazione della ricerca, come dimostra la classificazione attuale del paranormale come pseudoscienza.

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