È fondato pensare che questi sogni siano delle vere e proprie premonizioni, informazioni che, infrangendo le barriere del tempo e dello spazio, giungono fino a noi per avvisarci ? Se pensiamo al sogno come al luogo dove conscio e inconscio comunicano attraverso un linguaggio appartenente ad una umanità senza tempo la risposta è: Sì, i sogni premonitori esistono.
Si sente spesso parlare di sogni premonitori, ossia di immagini e situazioni vissute nel nostro mondo onirico, che talvolta si ripresentano in quello reale con modalità identiche o quantomeno simili. Rispetto ai comuni sogni questi avrebbero carattere divinatorio, in quanto ci mostrerebbero una visione del futuro.
Inutile dire che chi non crede nelle arti profetiche non accetta questo stato delle cose, sostenendo che non sia possibile attribuire ai film che la nostra mente crea durante il sonno, un potere da oracolo.
Secondo il filosofo e scrittore Robert Todd Carroll, ad esempio, il sogno premonitore rientrerebbe nella famosa legge dei grandi numeri: ci sono circa 7 miliardi di persone su questo pianeta che vantano una media di 5 sogni a notte. Ergo, se alcuni di loro sognano disastri naturali o tragedie che poi si verificano è solo una pura casualità, data magari da un’emotività condivisa.
I sogni premonitori nella storia
Il classico esempio per questa teoria ci viene dalla storia ed è l’affondamento del Titanic. Di centinaia di persone che pare avessero sognato il disastro della nave, ben 19 testimonianze sono state giudicate attendibili e i loro sogni predittivi.
Secondo Carroll sarebbero state solo menti pessimiste e “sensibili” alla pubblicità mediatica del Titanic, osannato dai giornali come “inaffondabile”.
Tuttavia, anche se lo scetticismo regna sovrano nel campo dei sogni premonitori, bisogna ammettere che non tutto ciò che li riguarda si può spiegare in maniera razionale. Ne sono un esempio quei sogni di cui non è necessario interpretare il significato, ma che ricreano l’esatta situazione che poi si va a verificare.
Facciamo ancora un esempio, stavolta tratto dalla vita dello scrittore americano Mark Twain. Twain sogna il cadavere del fratello in una bara di metallo, giacente nel salotto della sorella e con un singolo fiore rosso cremisi sopra.
Alcune settimane dopo Henry Twain muore in un’esplosione su un battello e il suo corpo è riposto in una bara di ferro. Quando Mark vede per la prima volta le spoglie del fratello ricorda che una donna aveva posato una rosa rossa sopra.
La simbologia nei sogni premonitori
Ovviamente i sogni premonitori possono anche essere meno espliciti, ma dare indicazioni su quello che potrebbe accadere attraverso dei simboli. Un classico in questo caso può essere rappresentato dal viaggio, il cui significato è normalmente l’inizio di qualcosa di nuovo o anche la fine di una situazione.
Anche sognare di cadere è un vero evergreen in campo onirico. Come sogno premonitore una caduta può indicare la perdita di controllo in un determinato contesto.
Per quanto riguarda predizioni sulla sfera sessuale e i rapporti interpersonali facciamo invece attenzione se l’oggetto dei nostri sogni sono i capelli.
Perderli ha infatti un significato ben preciso che affonda le radici nella nostra psiche. I capelli sono infatti simbolo di femminilità e forza e la loro caduta potrebbe indicare difficoltà future nel trovare un’intesa intima col partner o anche dover fronteggiare situazioni in cui ci sentiamo deboli.
Come riconoscere i sogni premonitori
Ma è possibile riconoscere i sogni premonitori? Secondo gli esperti nel campo onirico un buon indizio per pensare che i nostri sogni rientrano in questa casistica è che sono ricorrenti ed emotivamente pregnanti, perciò al risveglio ci lasciano memoria e sensazioni di ciò che è accaduto.
Ovviamente potrebbe anche solo voler dire che stiamo vivendo un periodo particolare della nostra vita, magari fatto di preoccupazioni, speranze o attese. In questo caso i sogni sono mere immagini dei nostri stati d’animo, quindi descrittivi e non predittivi.
Se sogniamo dei numeri? Il primo istinto è quello di giocarli al Lotto o al Superenalotto, in onore alla Cabala, ma ricordiamoci sempre che va bene ogni tanto voler dare fiducia all’interpretazione dei sogni, giusto per divertimento, purché non si rischino grosse somme di denaro.
Anche se le predizioni fossero affidabili e garantite (cosa pressocché impossibile), ricordiamoci che la vita è fatta di variabili e libero arbitrio, due elementi che possono far scombinare qualunque tipo di chiaroveggenza.
Fonte: DonnaD
Com’erano considerati i sogni nell’antichità
Nell’antichità i sogni erano considerati messaggi degli dei. Si riteneva che i sogni fungessero da ponte tra il mondo umano e il mondo spirituale permettendone la comunicazione di rivelazioni da parte di dei o demoni. Vi si faceva pertanto ricorso per trarne consigli e previsioni. Una testimonianza autorevole della valenza spirituale dei sogni nell’antichità è data dalla
Molti sogni e visioni descritti nella Bibbia sono di natura profetica: Giuseppe riceve in sogno la notizia del concepimento di natura soprannaturale di Maria; è sempre in sogno che Dio lo avverte di fuggire in Egitto; nel libro della Genesi Dio parla in sogno a Giacobbe mostrandogli la scala che si protende fino in cielo.
Tommaso d’Aquino nella somma teologica ritiene i sogni soggetti alle influenze dal soprannaturale, talvolta di matrice demoniaca .
Che cosa ipotizza Gregg Braden
Gregg Braden, un geologo informatico ritenuto un’autorità nel collegare le conoscenze del passato con la scienza e la medicina, ipotizza che il nostro mondo sia formato da “pacchetti di luce” che vibrano a velocità differenti: sul nostro piano tridimensionale questi pacchetti, muovendosi lentamente danno forma con vibrazioni diverse alla vita minerale, vegetale, animale, umana così come la conosciamo; nel resto dell’universo invece, con vibrazioni molto più veloci, tanto da sfuggire alla nostra percezione, origina dei piani dimensionali diversi: le sedi delle “possibilità multiple”.
Secondo questa teoria durante il sogno premonitore lo spirito si libera dalla materia per procedere sui sentieri regolati dai ritmi spazio temporali universali. È da questi viaggi e dalle informazioni “universali” che ne ricava che deriverà le intuizioni e i presentimenti del sogno premonitore.
La teoria razionalistica
In una interpretazione più empirica invece il sogno premonitore non sarebbe altro che una deduzione incosciente tratta dall’esperienza quotidiana, che ricostruisce e ripropone in sogno possibili situazioni e comportamenti.
Durante il giorno cioè il nostro cervello registra in modo più o meno consapevole numerosissimi dettagli e informazioni, dei dati che immagazzina ed elabora poi durante la fase del sonno. È dal risultato di questa elaborazione che hanno origine i cd sogni premonitori. A suffragio di questa tesi c’è la constatazione che questo tipo di sogno ricorre di solito in periodi di forte stress o ansia del sognatore.
il nostro cervello non è e non può essere in grado di prevedere con esattezza il futuro, il futuro è determinato dal libero arbitrio nostro e delle persone che ci circondano, dunque le situazioni che si vanno a creare sono imprevedibili e non costatabili prima che accadano.
Se a volte capita di fare dei sogni che si realizzano anche in parte, non vuol dire che si è fatto dei sogni premonitori e che siate in grado di prevedere il futuro, ma è il vostro cervello che lavorando libero dalle pressioni e dallo stress delle giornate di veglia è in grado di elaborare un possibile scenario futuro, ma che non è altro che una mera possibilità.
E’ come quando si fa una scommessa, valutiamo le condizioni di una squadra e dell’altra, cerchiamo di vedere dove giocano, quali sono le condizioni meteo, etc…una volta pensato a tutto ciò calcoliamo il risultato, vittoria o sconfitta per l’una o per l’altra. In questo caso se i nostri conti sono esatti e non succede alcun imprevisto abbiamo l’80% di possibilità di vincere.
Fonte: sognienumeri
Consigli di esperti
Un buon modo per ricordarsi dei sogni è quello di trascrivere il più accuratamente possibile non appena ci si è svegliati. Così facendo avremmo un ricordo lucido di ciò abbiamo visto e percepito e avremmo una traccia di tutti i nostri sogni, giorno dopo giorno.
In un secondo momento, sottolinea quelle che per te sono le parole o le immagini chiave. Via via che il tempo passa, accanto ad ogni sogno annota situazioni o avvenimenti della quotidianità che ti ricordano quel sogno o che addirittura lo ripercorrono fedelmente, come una sorta di déjà vu.
Stanley Krippner, docente di psicologia alla Saybrook University
La sperimentazione del dottor Krippner nel campo della parapsicologia, dei sogni preveggenti e dello sciamanismo dura da più di 40 anni. Anche i componenti dei Grateful Dead sono stati coinvolti nelle sue ricerche. Krippner crede che le persone siano in grado di fare sogni preveggenti e sostiene che i suoi studi confermino quest’idea.
Ha illustrato uno dei suoi più importanti studi di laboratorio sul sogno preveggente legato all’osservazione e alla documentazione dell’attività onirica di una persona. Un ruolo fondamentale è svolto dai collaboratori di Krippner, che svegliano più volte durante la notte il sognatore e prendono nota dei suoi sogni. Lo scopo è verificare se il contenuto onirico corrisponde alla realtà vissuta successivamente.
Per questo motivo, nei giorni seguenti, gli stessi collaboratori scelgono a caso una situazione tra una serie di opzioni prestabilite e sottopongono il sognatore a questa situazione. A detta di Krippner non c’è modo per i partecipanti di sapere quale esperienza potrebbero vivere prima che venga selezionata.
Krippner ha fatto l’esempio di un uomo che una notte sogna continuamente uccelli: uccelli nell’aria, uccelli in una palude, uccelli che volano in cielo, uccelli dovunque. La mattina seguente, il sognatore viene sottoposto a una delle “esperienze” selezionate casualmente. “L’uomo doveva stare seduto con le cuffie alle orecchie”, ha detto il dottor Krippner. “E cosa viene riprodotto? Richiami di uccelli. È stato riprodotto anche un video. Di cosa? Immagini di uccelli”.
Alla fine dell’esperimento, che dura otto notti, vengono chiamati esaminatori esterni per valutare i sogni dei partecipanti a confronto con le esperienze a cui sono sottoposti e determinare se i sogni corrispondono all’esperienza del giorno successivo. Corrispondenza che sostiene Krippner, viene riscontrata dagli esaminatori nella maggior parte dei casi. Almeno un sogno per ogni partecipante sembrerebbe essere preveggente.
“Se parlassimo di qualsiasi altro fenomeno, si direbbe che ci sono rilevanti evidenze empiriche”, afferma Patrick McNamara, professore associato di neurologia alla Boston University School of Medicine e docente di psicologia alla Northcentral University, in riferimento ai risultati degli esperimenti di Krippner. “Ma, visto che non c’è una spiegazione fisica per questo tipo di fenomeni, gli scienziati continuano a dire, ‘Non c’è una spiegazione esaustiva. Per questo motivo diffidiamo di questi esperimenti’.”
Lo scetticismo nel campo dei sogni preveggenti è così forte che Krippner ha perfino chiesto ad alcuni illusionisti di controllare il suo laboratorio e verificare eventuali falsificazioni negli esperimenti.
Fonte: Vice
Rudyard Kipling, autore del Libro della giungla e razionalista convinto
Rudyard Kipling, autore del Libro della giungla e razionalista convinto scrive nelle sue Memorie:
“Una volta, sono stato certo di aver superato i limiti dettati dal destino.”
L’autore racconta di essersi visto in un sogno, vestito d’un abito che non portava mai, in piedi, in una grande stanza lastricata di pietra. Insieme a lui, c’erano altre persone vestite allo stesso modo. Dietro di loro, una folla.
Alla sua sinistra si svolgeva una cerimonia che Kipling non riusciva a vedere, a causa della pancia prominente di uomo vicino. Poi, ad un certo punto, la folla si è dispersa. Allora, qualcuno ha afferrato il braccio di Kipling, dicendogli : “Vorrei dirti una parola”.
Turbato dalla precisione e dalla nitidezza di questo sogno, Kipling racconta nelle sue Memorie di aver passato diversi giorni a cercare di capirne il significato, senza riuscirci. Poi un giorno, esattamente due mesi dopo, lo scrittore si trovo’ a partecipare ad una cerimonia nell’Abbazia di Westminster.
Proprio come nel sogno, tutto era li: l’abito insolito, la fila di persone, la folla, il pavimento di pietra e … il pancione del suo vicino che gli impediva di vedere la cerimonia! Alla fine, qualcuno ha anche posato la mano sul suo braccio, dicendogli : “Vorrei dirti una parola, per favore.”
Per concludere la sua testimonianza, Kipling scrive : “Come, e perché, mi è stato concesso di vedere uno spezzone ancora arrotolato della pellicola della mia vita?”
Fonte: laplumedeparis