In passato, dove ora sorge piazza De Ferrari a Genova, c’era la basilica di Sant’Egidio. I cristiani del tempo avevano scavato catacombe nei sotterranei della basilica, ampliando un vecchio tempio dedicato al dio Mitra. Nel 1300, la basilica fu trasformata nella chiesa e nel convento di San Domenico. Nel 1540, la chiesa divenne la sede della Santa Inquisizione di Genova e nel 1580 fu pronunciata una sentenza di stregoneria contro la figlia sedicenne di un liutaio, Leila Carbone, che morì in prigione prima della condanna. Nel 1797, le truppe napoleoniche distrussero il complesso di San Domenico con i loro cannoni.
Nel 1828, il teatro dell’opera Carlo Felice venne costruito sulle rovine di San Domenico e fu inaugurato con l’opera di Bellini Bianca e Fernando. Da allora, si dice che il fantasma di Leila si aggiri per il teatro vestita di un sudario di velluto e accompagnata da un lieve profumo di rosa. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il teatro venne bombardato ma la statua del Genio dell’Armonia rimase miracolosamente intatta.
Nel 1987, venne posata la prima pietra del nuovo teatro Carlo Felice e durante la sua costruzione, molti lavoratori riferirono di aver incontrato il fantasma di Leila che sembrava fare in modo che i lavori procedessero senza incidenti. Nel 1991, durante l’inaugurazione del nuovo teatro, si udì la prolungazione intenzionale degli accordi del liuto e alcuni affermano di aver visto una fanciulla pallida vestita di velluto scuro scalza nel foyer. Quando le rivolsero la parola, lei rispose che il teatro sarebbe stata la sua dimora per sempre e poi sparì tra la folla. Da allora, il fantasma di Leila è diventato l’anima della musica del teatro Carlo Felice di Genova.