VENEZIA MISTERIOSA: IL CASINO DEGLI SPIRITI

Oggi vogliamo parlarvi di uno degli edifici storici di Venezia, Palazzo Contarini dal Zaffo, residenza di gran pregio, situata lungo le fondamenta Gasparo Contarini a Cannaregio.

Si tratta di un edificio che più per la sua tradizione, tuttavia, è noto per essere chiamato il Casino degli Spiriti, un nome che dice già tutto su quella che è la leggenda attorno a questa dimora.

 

L’edificio apparteneva alla nobile famiglia Contarini dal Zaffo, il cui capostipite, Giorgio, nel 1473 venne nominato conte di Giaffa – “Zaffo” in dialetto veneziano – dalla regina di Cipro, Caterina Cornaro e primo dignitario dell’isola greca.

Attualmente il palazzo è sede del noto istituto di carità Piccola Casa della Divina Provvidenza detto anche Cottolengo dal nome del suo fondatore, il sacerdote e santo piemontese Giuseppe Benedetto Cottolengo, nonchè sede della Casa cardinalizia Opera fides intrepida.

 

 

La tradizione vuole che il palazzo sia il luogo di ritrovo ideale per gli spiriti irrequieti, fin dall’inizio del ‘500. Si narra infatti che tra le stanze dell’edificio si aggiri il fantasma del celebre pittore Luzzo che si incontrò molto spesso con altri artisti, come Giorgione, Tiziano e Sansovino.

 

Altri fantasmi che si dice siano presenti sono quelli di Tiziano, Giorgione, Tintoretto, Sansovino, Pietro Aretino e Paolo Veronese, che nel villino erano stati ospitati come altri personaggi della cultura del Cinquecento.

 

La storia di Luzzo fu delle più tragiche, a tema amoroso: si innamorò di un amore non corrisposto di Cecilia, una delle amanti proprio del Giorgione. Per i suoi continui rifiuti, si tolse la vita.

 

 

Ciò che ha contribuito ad alimentare questo mito un po’ macabro, è sicuramente la posizione del Casino degli Spiriti, così com’è isolato, situato in una posizione in cui il vento ed i rumori della risacca sono molto simili a quelli di un ululato.

E in aggiunta alcune luci ondeggianti e ad intermittenza, che molti veneziani assicurano di aver visto in prossimità del palazzo. Si tratterà di verità o semplice leggenda?

 

 

Fonti: veneziatoday

notizie.it

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