La scoperta di due escursionisti russi
La scoperta effettuata dai due escursionisti di Sytkyvkar è avvenuta presso la foresta di Komi che si trova nella regione settentrionale degli Urali in Russia, nominata patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Certi di trovarsi dinanzi a bellezze naturali e luoghi mai visti non sapevano che presto avrebbero fatto la conoscenza di un popolo di gnomi. Il primo a parlarne nel 1500 fu l’alchimista Paracelso e da allora queste figure, diventate leggendarie, sono entrate a far parte dell’immaginario europeo come piccoli essere simili a uomini in miniatura con barba e capelli folti e cappello a punta.
Tuttavia i due escursionisti esplorando il bosco di Komi, improvvisamente si imbattano in due umanoidi alti circa 40/50 centimetri, i quali però sono fuggiti via non appena hanno avvertito la presenza dei due uomini. Di tutto punto gli escursionisti li hanno inseguiti fino a ritrovarsi davanti un intero villaggio abitato da questi ‘gnomi’.
I due temerari raccontano che parlavano una lingua probabilmente appartenente al russo antico, ma non capiamo come abbiano fatto a capirli visto che raccontano di avergli parlato, vincendo la loro ritrosia nel proteggersi dagli uomini.
Pare che gli gnomi abbiano svelato che è incombente una minaccia per l’umanità: non hanno voluto precisare quale dichiarando che sarebbero disposti a parlarne solo con il Pope ortodosso di Mosca, la massima autorità religiosa russa, o addirittura il premier Putin in persona. Probabilmente questi esserini non conoscono bene Putin visto la scelta di voler rivelare il segreto proprio a lui.
Comunque sia il racconto dei due escursionisti è stato vagliato dal professor Kratokev (un cripto-zoologo dell’Università di Kirov), il quale ha sostenuto che il racconto è verosimile, paragonando l’avvistamento degli umanoidi a quelli avvenuti a Salta, in Argentina.
Per Kirov inoltre non è da escludere che si tratti dei resti dell’uomo dell’isola di Flores, un contemporaneo dell’homo sapiens alto circa mezzo metro, e che potrebbe essere considerata la prova scientifica dell’esistenza degli gnomi.
Il bosco italiano dove si presume esistano gli gnomi
Come riportato da Libero, l’Agenzia di stampa Adnkronos ha addirittura scoperto che la Guardia Forestale tiene da quindici anni un registro con testimonianze raccolte dal Ministero delle Politiche Agricole e le Forestali intitolato “Gnomi e fate dei boschi”. In particolare ci sarebbe un bosco particolarmente abitato da queste creature fiabesche, questo bosco si trova nell’Appennino tosco- romagnolo, nei comuni di San Piero e Bagno.
Stando a fonti non confermate ci sarebbe una fotografia scattata da un banchiere di Cesena in viaggio di notte con la moglie per raggiungere la sua baita all’interno della Foresta della Lama, nell’Appennino forlivese.
Questo signore sceso dalla propria automobile per sostituire una gomma perforata ha intravisto in penombra una piccola figura umana posizionata a carponi mentre mangiava la neve.
La foto nel fascicolo è classificata come elfo, dato che questo omino ha le orecchie a punta (tratto distintivo rispetto al semplice gnomo). Bisogna comunque aggiungere che la foto è sfocata, mentre il negativo della stessa non è mai consegnato agli ufficiali. Ma tanti ci credono perché la segnalazione si ritiene che arriva da ‘una persona seria e attendibile’.
Curiosità: Sulla scia dei vari avvistamenti degli gnomi è nato tutto un turismo, con pacchetti dedicati e con i suoi gadget.
Gli gnomi esistono? Io che sono una nana 😍👌😂