La storia del gatto
Il nome egiziano del gatto era curiosamente, mau che significa “vedere” perché gli egizi credevano che il suo sguardo cercasse la verità e che vedesse al di là della morte.
Gli Egizi adoravano il gatto e fin dagli inizi in questa civiltà il suo ruolo fu quello di oggetto di culto e simbolo religioso. Dopo la morte i gatti “egiziani” venivano sepolti con gli onori e le cerimonie dei funerali di stato, imbalsamati, mummificati, talvolta messi in sarcofagi a forma di gatto, e sepolti in enormi cimiteri per gatti.
Gli Egizi veneravano la dea Bastet, dal corpo di donna e dalla testa di gatto, simbolo di fecondità, di vita e di maternità. Esisteva persino un tempio dedicato al culto del gatto e non ne era consentita l’esportazione. Tuttavia i primi gatti che giunsero in Italia furono portati dalle navi mercantili o dalle legioni romane.
Per gli antichi romani, il gatto era un animale sacro alla dea Diana, la dea della luna. Era inoltre considerato il guardiano di casa e simboleggiava il benessere del focolare.
Curiosità: I Greci riuscirono a far conoscere i gatti ai Romani, i Galli e i Britanni.
Altra curiosità: In alcune antiche leggende Celtiche il gatto era la creatura notturna che custodiva le anime e i loro segreti, che vegliava sul mondo dei morti e con il loro tipico sguardo altero osservano i vivi, ignari del suo potere e della profondità della sua saggezza. Un richiamo poco allegro forse alla figura del gatto ma che gli conferisce sicuramente un’aura misteriosa e magica.
I tempi duri del gatto
Nel Medioevo i gatti vissero periodi molto duri, con la diffusione della cristianità infatti l’atteggiamento nei confronti del gatto mutò in maniera radicale. Erano considerati animali demoniaci, al servizio di streghe o fattucchiere e per tali motivi furono vittime di persecuzioni feroci, sevizie e torture.
Nei secoli successivi il gatto conobbe scarsa considerazione, dato che erano ancora vive molte superstizioni.
Solo nel XIX secolo grazie alla seconda rivoluzione industriale, alla diffusione della cultura e del benessere, il gatto riprese ad essere considerato un animale da compagnia per l’uomo. Venne accolto nelle case e finalmente rispettato comparendo in dipinti, fotografie, illustrazioni, pagine di letteratura. La rinnovata passione per il gatto fece nascere i primi allevamenti ma anche le prime associazioni ed esposizioni feline.
Superstizioni legate ai gatti
Ancora oggi sono associati al gatto pregiudizi e superstizioni. Inutile menzionare la potenza della credenza che il gatto nero porti sfortuna, ma oltre a questa esistono ancora molti luoghi comuni sul suo carattere e sul suo comportamento: l’indifferenza e l’opportunismo sono tra i più diffusi.
Molti pensano che i gatti si affezionino solo alla casa e non al padrone; bhè non è affatto vero, anzi, la maggior parte di loro elegge una sorta di capo-branco all’interno della famiglia degli umani e a lui/lei dedica il suo affetto in modo incondizionato
Altre superstizioni e credenze popolari
- Ci sono persone che credono che i gatti possano rubare il respiro ai neonati. Non esiste alcuna ragione di considerare questa cosa probabile. Ovvio che se un gatto si sdraia sul viso di un bimbo mentre dorme può togliergli l’aria, ma non certo perché sia un animale del demonio.
- Un tempo la superstizione popolare sosteneva che per far abituare alla casa un gatto occorreva tagliargli un po’ di pelo e metterlo sotto alla gamba del tavolo per trattenerlo in casa.
- Se si sentono dei miagolii dei gatti soprattutto il Venerdì notte, possono preannunciare un litigio.
- A Capodanno o di primo mattino vedere un gatto è di buon auspicio soprattutto se nero.
Proprietà terapeutiche dei gatti
Il gatto è dotato di una sensibilità particolare, riesce a entrare in sintonia con l’uomo, comprenderne lo stato d’animo e agire di conseguenza. Inoltre, accarezzare un gatto, così come un cane, fa sentire meglio, libera delle endorfine che agiscono positivamente sul nostro cervello, soprattutto quando siamo un po’ giù di morale.
I principi della Pet Therapy si basano proprio su questo: su quanto benefica sia per l’essere umano che si trova in uno stato di disagio fisico o psicologico la relazione con l’animale, cane o gatto che sia. E lo star bene diventa qualcosa che si scambia, che passa a questo punto tra due esseri viventi, poco importa se uno è umano e l’altro è animale.
Le fusa curative dei gatti
Le fusa sono il primo linguaggio che i gattini utilizzano per comunicare con la madre già a pochi giorni dalla nascita: mamma gatta sente le fusa dei suoi cuccioli e sa che tutto va bene, così emette a sua volta le rassicuranti vibrazioni per tranquillizzarli e fargli sapere che lei è presente e si prende cura di loro.
Diversi studi scientifici hanno dimostrato che esporsi alle fusa del gatto può aiutare le persone da un punto di vista sia psicologico che fisico. Il dolce ‘ron ron’ felino funziona innanzitutto come un perfetto anti stress.
Il suono continuo, sia in fase inspiratoria che espiratoria, e la vibrazione favoriscono il rilassamento dei nervi, con il rilascio della tensione accumulata nei muscoli. La sua frequenza, compresa tra 20 e 140 Hertz, sarebbe vicina a quella della musica classica, che ha notoriamente proprietà ansiolitiche.
Ma la frequenza delle fusa avrebbe altre virtù terapeutiche. Ad esempio, sottoporsi a frequenze tra 25 e 150 Hertz favorirebbe il rigenerarsi della pelle dopo una ferita e ridurrebbe le infezioni Parallelamente altre ricerche evidenziano che frequenze comprese tra 25 e 50 Hertz agevolerebbero la saldatura di fratture ossee e di lesioni dei tendini, alleviando l’intensità del dolore.
Le fusa del micio sarebbero anche capaci di calmare e regolarizzare il battito cardiaco, riducendo del 40% il rischio di patologie cardiache gravi. Lo ha rilevato uno studio che per 10 anni ha monitorato persone conviventi con un amico felino.
E per finire le fusa potrebbero essere indicate per i soggetti ipertesi, in quanto capaci di mantenere la nostra pressione sanguigna entro i normali valori di riferimento, come anche per chi soffre di reumatismi. L’effetto curativo, in questo ultimo caso, dipenderebbe dal fatto che la loro frequenza corrisponderebbe alla frequenza utilizzata nelle terapie per la cura dell’artrite.
Nota bene: la presenza del gatto non è ovviamente sostitutiva dei consigli di un medico ma può certamente aiutare le persone a raggiungere un miglior benessere sia fisico che psicologico.
Ho sognato un gatto, che significa ?
Il gatto nei sogni è un simbolo che può avere vari significati, sia positivi sia negativi, se sogni un gatto, la corretta interpretazione dipende anche dal fatto che tu sia o meno un amante dei gatti. Se non lo sei, probabilmente questo animale nei tuoi sogni ha una funzione negativa.
Il gatto nei sogni può assumere in genere questi significati:
- La femminilità: il gatto, animale misterioso ed elegante, in antichità era associato al culto di divinità femminili. Nei sogni può rappresentare il concetto che tu hai della femminilità in generale, oppure una donna ben precisa. Secondo l’interpretazione freudiana, il gatto nei sogni può rappresentare la sessualità femminile percepita come pericolosa e castrante per l’uomo.
- Sensualità, seduzione: il gatto è un animale sinuoso nelle movenze, sensibile, ama il contatto, gli piace farsi accarezzare, e te lo fa capire facendo molte fusa. Nei sogni può proprio rappresentare l’energia sessuale.
- Indipendenza, potere: il gatto è un animale autosufficiente, ama stare per conto suo, e sceglie sempre in totale autonomia.
- Intuizione, creatività, mistero: per il fatto di vedere anche al buio e di amare la notte, il gatto è considerato un animale in contatto con il mondo dell’inconscio e con le forze più misteriose e della natura. Sognare un gatto può essere un invito ad ascoltare la tua parte istintiva ed intuitiva. Ciò può succedere in particolare alle donne; le donne, infatti, nella società moderna devono spesso sacrificare il loro istinto femminile per adeguarsi ad un mondo pensato al maschile e governato dalla razionalità; il gatto compare nei loro sogni, specialmente in certi periodi della vita, come la gravidanza, per ricordare loro la necessità di ricollegarsi con la propria profonda istintualità femminile.
- Malizia, raggiro, inganno, finzione: il gatto è spesso visto come un animale furbo e malizioso, abile a dissimulare e prendere in giro; come tale compare in molte favole (come in quella in cui si finse morto per acchiappare i topi più facilmente).
Sognare il proprio gatto
Se sogni il tuo gatto domestico, con ogni probabilità esso rappresenta te stesso, oppure una persona a cui sei molto legato (ad esempio, un figlio). Se sogni di perdere il tuo gatto e di non riuscire a trovarlo, ciò indica il tuo bisogno di libertà e indipendenza. Se sogni il tuo gatto defunto, sicuramente il sogno ti sarà di conforto e consolazione.
Sognare gatto nero, bianco, grigio ecc.
- Gatto nero: nei sogni potrebbe essere associato ad un tuo bisogno di indipendenza e ribellione verso imposizioni troppo soffocanti. Oppure il colore nero potrebbe enfatizzare la connessione con il mistero e l’inconscio e quindi essere un invito ad aprirti verso questa dimensione a fidarti di più del tuo istinto.
- Gatto bianco: innocenza, purezza, tenerezza, novità. Forse qualcosa di nuovo sta capitando nella tua vita, e ti senti un po’ indifeso.
- Gatto grigio: il grigio è un colore neutro che in genere rappresenta distacco e attenuazione. Un gatto grigio o tigrato, comunque è di buon auspicio perché di solito trasmette saggezza e tranquillità.
- Gatto rosso: Il colore rosso può enfatizzare la sensualità espressa da questo animale nel sogno, oppure può rappresentare il tuo desiderio di libertà e autonomia.
Sognare tanti gatti
Se sogni tanti gatti, o li sogni spesso, probabilmente hai bisogno di rafforzare la tua autonomia e indipendenza. Può anche indicare un improvviso ‘risveglio’ della tua istintività. Continuare a sognare gatti ed avere paura, ciò può indicare rapporti non sereni con il genere femminile o con la tua femminilità.
Sognare gatta, gattini
Per le donne in gravidanza, sognare gattini e altri cuccioli di animale è molto frequente: sono immagini del bambino che sta per venire al mondo e della tenerezza che la madre prova per il nascituro. Altrimenti può indicare la tua voglia di tenerezza, di giocare, di essere spensierato.
Se sogni una gatta incinta, che partorisce i gattini o che li allatta, significa che la tua parte istintiva sta dando vita a qualcosa di nuovo.
Sognare un bel gatto, affettuoso, che fa fusa
Sognare un gatto bello, dolce, buono, affettuoso, che fa le fusa, che ti lecca, che vuole le coccole è sempre un buon segno; indica che hai un buon rapporto con le donne e con la femminilità, e con la tua parte intuitiva.
Sognare gatto che morde, che graffia, aggressivo
Sognare un gatto aggressivo, che morde, che graffia, che ‘soffia’, può essere immagine di una femminilità aggressiva, vorace, egoista (o percepita come tale): Avere paura di un gatto che ti salta addosso inferocito forse indica c’è qualche aspetto della femminilità che ti spaventa o forse hai avuto relazioni non facili con il sesso femminile.
Sognare un gatto selvatico che ti aggredisce, arrabbiato o quasi come fosse impazzito o indemoniato può anche essere un mezzo per farti capire che devi assolutamente dare ascolto alla tua parte istintiva perché l’hai trascurata troppo.
Sognare gatto ferito, malato
Attenzione, sognare un gatto ferito, malato, malandato può indicare che stai passando un periodo di malessere interiore: ferite, delusioni, stati d’animo negativi possono essere causa di sogni in cui il gatto appare in cattive condizioni fisiche; ad esempio: un gatto randagio, senza pelo, rognoso, con pulci e zecche, zoppo, ecc. Può anche indicare un periodo di debolezza (fisica, morale, spirituale…), di perdita di autonomia, di scarsa creatività.
Se nel tuo sogno vedi un gatto torturato, avvelenato, mutilato (senza coda, senza zampe), impiccato o annegato ciò indica che hai bisogno di più libertà, ti senti mortificato e abbattuto.
Sognare gatto che miagola, che piange, che parla
Il gatto che miagola vuole richiamare la tua attenzione, forse è un invito ad ascoltare ciò che il tuo intuito sta cercando di dirti da tempo; lascia che questa ‘voce’ ti parli di più. Il gatto che parla con voce umana sta sicuramente trasmettendo un messaggio importante; anche se adesso non ti è ben chiaro il senso, in futuro lo comprenderai.
Sognare gatto morto
Sognare di uccidere un gatto può indicare che provi avversione per il tuo lato femminile o la sessualità femminile perché ti spaventa e ti senti minacciato/a da essa. Se sogni un gatto morto ciò può indicare che ti senti limitato e oppresso, hai bisogno di autonomia e indipendenza. Lo stesso vale se il gatto è stato ammazzato, investito, o è caduto dal balcone.
Altri sogni di gatti:
- gatto che entra in casa: irruzione improvvisa dei tuoi istinti.
- gatto che mangia un topo: di solito viene interpretato come malizia, inganno ai danni di qualcuno. Ma potrebbe anche essere di buon auspicio catturare una preda.
- gatti che litigano (con altri gatti, con un cane, ecc): aspetti conflittuali.
- gatto malformato, deforme: poco equilibrio nel tuo modo di rapportarti al femminile e all’istintività
- gatto che fa pipì, cacca, che vomita: liberazione da emozioni negative.
- gatto che si trasforma in bambino/a: questa trasformazione può manifestare l’emergere del tuo istinto materno o paterno.