Si tratta di una masseria di epoca settecentesca, avvolta da più di un fitto mistero. Apparteneva un tempo alla nobile famiglia dei Giaracà ed è famosa per essere abitata dai fantasmi. Si può dire che sia la casa abbandonata più famosa di Siracusa.
Il nome le venne dato per alcune dicerie popolari. La casa era residenza estiva dei Giaracà, che possedevano anche un piccolo feudo poco distante.
L’edificio è molto bello e si compone non soltanto della residenza vera e propria, anche delle stalle e di un giardino murato.
LA LEGGENDA
Vi sono varie leggende legate a questo luogo e la prima è quella dei Baroni di Fontane Bianche. Si narra che una sera alcuni ladri entrarono in casa per cercare un presunto tesoro: uccisero i baroni e tagliarono la testa alla loro figlioletta, gettandola nel pozzo. Non trovarono alcun tesoro.
Da allora, si racconta che i tre tocchi siano per le tre anime delle vittime. Nelle notti di luna piena, inoltre, in fondo al pozzo si vedrebbe la testa della ragazzina.
La seconda leggenda è quella della strada Ognina. Negli anni Ottanta un gruppo di ragazzini passarono con i motorini davanti la casa e qualcuno disse di suonare il clacson per tre volte, perché la casa dei fantasmi lo richiedeva. Uno di loro non lo fece e si schiantò nel terriccio. Per fortuna non si fece nulla di grave.
La terza leggenda vede una coppia di innamorati infelici. Il loro amore era ostacolato dal padre di lei, quindi la giovane preferì la morte a una vita senza l’amato. Il padre, spinto da dolore e rabbia, gettò una maledizione su chiunque fosse passato da quella casa, che doveva onorarlo con un rispettoso saluto (tre colpi di clacson).
In ultimo c’è la leggenda delle tre sorelle. Si dice che vivessero qui e fossero brutte, quindi non riuscivano a trovare marito.
Trascorsero in casa la vita, in solitudine e lanciarono una maledizione: chiunque passava dalla loro casa, doveva bussare tre volte alla porta, pena una sorte atroce.
Fonte: siciliafan